Forlani sul Reddito di Cittadinanza

13.06.2024 – Disponibili sul sito del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali la Relazione relativa alla valutazione degli esiti del Reddito di Cittadinanza (RdC), comprensivo della Pensione di Cittadinanza (PdC) e il Rapporto di monitoraggio dell’impatto delle prestazioni per l’intero periodo di vigenza del provvedimento (1 aprile 2019-31 dicembre 2023) che precede l’avvio della riforma entrata a regime dal primo gennaio 2024 con l’introduzione dell’Assegno di inclusione.

A commentare gli esiti dei dati forniti dalle indagini statistiche e dal monitoraggio delle misure è il presidente dell’Inapp Natale Forlani, in qualità di presidente del Comitato Scientifico per la valutazione del Reddito di Cittadinanza, istituito presso il Ministero del Lavoro.

“L’introduzione del Reddito di cittadinanza – ha affermato il Presidente – ha consentito un significativo aumento del tasso di partecipazione rispetto al precedente Reddito di inclusione. Complessivamente, però, il rapporto tra la spesa impegnata e i risultati ottenuti, in termini di riduzione del numero delle persone povere e di efficacia delle misure di politica attiva del lavoro e per l’inclusione sociale, non è soddisfacente”.

“La valutazione finale del RdC può essere suddivisa nelle tre fasi che hanno caratterizzato la gestione del provvedimento: quella di avvio delle prestazioni in assenza di una adeguata dotazione di strumenti di controllo e di servizi per le politiche attive, il biennio della pandemia da Covid-19 e il contributo offerto al contenimento della povertà unitamente alle altre misure di sostegno ai redditi varate dalle Istituzioni, la ripresa dell’economia e dell’occupazione che ha consentito una consistente riduzione delle domande ma che è coincisa con un forte aumento dell’inflazione. Le nuove misure introdotte dalla riforma, l’Assegno di inclusione e il Supporto per la formazione e il lavoro consentono di rimediare alcune criticità del Reddito di cittadinanza e di rafforzare il ruolo delle politiche attive nel contesto di una forte crescita dell’occupazione, ma dovranno essere valutate anche per l’efficacia della riduzione della povertà. In tal senso, il Comitato Scientifico ha formulato alcune Raccomandazioni per le istituzioni preposte, a partire dall’esigenza di adeguare la soglia del reddito Isee per la partecipazione alle misure tenendo conto del tasso di inflazione registrato negli anni recenti”.

Per approfondire

Leggi la notizia e scarica i documenti sul sito del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali