Regolamento (UE) del Parlamento europeo e Consiglio 11 aprile 2024, n. 1252

che istituisce un quadro atto a garantire un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime critiche e che modifica i regolamenti (UE) n. 168/2013, (UE) 2018/858, (UE) 2018/1724 e (UE) 2019/1020

Thesaurus: Amministrazione pubblica, Economia di mercato

Abstract:

Considerato che, esiste una serie di materie prime non energetiche e non agricole che sono ritenute critiche in quanto rivestono una grande importanza economica e sono esposte a un rischio di approvvigionamento elevato, spesso causato da un’alta concentrazione dell’offerta in pochi paesi terzi. Al fine di salvaguardare il funzionamento del mercato interno, il Parlamento e il Consiglio europeo ha ritenuto opportuno, con il presente provvedimento, istituire un quadro comune dell’Unione per garantire l’accesso a un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime critiche e per salvaguardare la resilienza economica e l’autonomia strategica aperta dell’Unione, attraverso degli Elenchi sulle materie prime, più pertinenti.
Dovrebbero essere stilati un elenco di materie prime strategiche e un elenco di materie prime critiche, basati su metodologie chiare, la cui applicazione dovrebbe essere comunicata dalla Commissione in modo aperto e trasparente. Tali elenchi dovrebbero servire anche ad orientare e coordinare gli sforzi degli Stati membri volti a contribuire alla realizzazione degli obiettivi del presente regolamento.

Entro il 24 maggio 2025, ciascuno Stato membro elabora un programma nazionale di esplorazione generale per le materie prime critiche e i minerali vettori di materie prime critiche. Tali programmi nazionali sono sottoposti a riesame almeno ogni cinque anni e aggiornati, se necessario.
I programmi nazionali di cui al paragrafo 1) includono misure volte a incrementare le informazioni disponibili sulle presenze di materie prime critiche nell’Unione.

A seconda dei casi essi includono le misure seguenti:

  • mappatura dei minerali su scala idonea;
  • campagne geochimiche, anche per stabilire la composizione chimica di terreni, sedimenti e rocce;
  • indagini geoscientifiche, come le indagini geofisiche;
  • elaborazione dei dati raccolti attraverso l’esplorazione generale, anche mediante lo sviluppo di mappe predittive;
  • rielaborazione dei dati delle indagini geoscientifiche esistenti per individuare eventuali mineralizzazioni non rilevate contenenti materie prime critiche e minerali vettori di materie prime critiche.