Delibera Consiglio regionale 17 Luglio 1984, n. 4435

  • Emanante: 4
  • Provincia: Agrigento
  • Fonte: Altro
  • Data fonte: 17/07/1984
Progetto speciale per la promozione della formazione professionale degli apprendisti nelle aziende artigiane

Premessa

Una riflessione critica e autocritica sulle passate esperienze, in materia di formazione professionale degli apprendisti, ha portato la Regione emiliaromagna a formulare un progetto che puo’ contribuire a risolvere in generale il difficile rapporto tra formazione professionale e lavoro favorendo sia la sperimentazione di nuove modalita’ di svolgimento della parte formativa sia valorizzando il piu’ possibile il momento lavorativo attraverso il coinvolgimento dell’impresa ed in particolare degli operatori delle aziende ai quali l’apprendista viene affiancato. Tale progetto ha quindi il principale scopo di promuovere la formazione di mano d’opera artigiana qualificata, nonche’ di incoraggiare l’occupazione giovanile nel settore dell’artigianato. Le proposte qui di seguito formulate presuppongono:

  • Il riconoscimento che in determinate strutture artigiane il lavoro ha valenza formativa;
  • La scelta dell’imprenditore artigiano per sperimentare nuovi modelli di formazione non curricolare;
  • La incentivazione finanziaria a favore degli imprenditori che partecipano a tale progetto sperimentale per promuovere l’occupazione e la formazione professionale ed extraziendale;
  • La scelta delle amministrazioni Provinciali, quale soggetto pr la definizione delle priorita’ in funzione della realta’ economica del territorio.

Tali priorita’, che possono riferirsi ai comparti produttivi, alle zone territoriali e alle tipologie aziendali, saranno individuate in acordo con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative.

Obiettivi

L’obiettivo del progetto e’ quello di favorire l’inserimento nelle imprese artigiane di giovani in cerca di prima occupazione o disoccupati, agevolando contestualmente la loro formazione professionale. Ruolo delle istituzioni e delle organizzazioni coinvolte nel progetto la Regione e’ l’ente responsabile del progetto sperimentale, mette a disposizione le risorse finanziarie disponibili, individua le priorita’ di massima relativamente ai settori produttivi da privilegiare e attiva iniziative di formazione dei funzionari Provinciali preposti al settore. La Provincia individua le priorita’ di intervento (nell’ambito delle suddette indicazioni regionali) in funzione delle esigenze del proprio territorio, individua i cfp piu’ idonei ad elaborare, in accordo con le imprese, i programmi formativi, coordina, d’intesa con le organizzazioni artigiane, i rapporti cfp impresa al fine di una corretta gestione del progetto e provvede all’erogazione dei fondi agli aventi diritto. Il cfp partecipa alla formulazione dell’intervento formativo ed allo svolgimento delle fasi teoriche e delle esercitazioni pratiche integrative al lavoro in azienda. E’ inoltre garante dei contenuti formativi allorche’ l’intervento sia gestito, in acordo con l’amministrazone Provinciale, direttamente dall’impresa. Le organizzanzioni artigiane ai vari livelli territoriali partecipano al coordinamento degli interventi nelle forme che si andranno a determinare alla definizione, delle proirita’ nell’ambito dei settori produttivi da privilegiare ed infine alla individuazione delle modalita’ di svogimento dell’intervento. Natura del rapporto di lavoro l’assunzione viene disposta dalle aziende interessate con rapporto di apprendistato ai sensi della legislazione vigente. Caratteristiche delle aziende che partecipano al progetto: tali aziende per accedere ai benefici previsti dal progetto devono possedere i seguenti requisiti:

  • Essere titolari di impresa artigiana iscritta negli albi Provinciali di cui all’art.9 della legge 25/7/56, n. 860;
  • Garantire l’inserimento dell’apprendista nell’azienda, al termine del ciclo formativo, con la qualifica conseguita sulla base dei contratti di lavoro previo superamento della prova di qualifica secondo la normativa vigente;
  • Garantire, nei rapporti con l’apprendista il rispetto degli accordi sindacali nazionali, dei contratti nazionali di lavoro e di altri accordi eventuali vigenti a livello subnazionale;
  • Disporre di locali e attrezzature idonei all’espletamento della attivita’ formativa e con caratteristiche conformi alla normativa vigente in materia di sicurezza ed igiene del lavoro;
  • Collaborare con i cfp, individuati dalle amministrazioni Provinciali, per l’elaborazione dei moduli formativi e delle modalita’ di effettuazione dell’attivita’ formativa vigente in materia di sicurezza ed igiene del lavoro; e) collaborare con cfp, individuati dalle amministrazioni provincali per l’elaborazione dei moduli formativi e delle modalita’ di effettuazione dell’attivita’ formativa complessivamente intesa (lezioni teoriche, pratica d’azienda).

Infine, in aggiunta ai requisiti di cui sopra, e’ necessario che l’azienda interessata non abbia proceduto a riduzione dell’organico nell’anno 1983 e che dopo l’ammisione delle unita’ da avviare ai corsi comporti un effettivo aumento dei livelli occupazionali preesistenti. Determinazione degli incentivi per ciascuna unita’ inserita in azienda con rapporti di apprendistato, instaurati dopo l’entrata in vigore del seguente progetto e comunque a far data dal 1 giugno 1984, viene corrisposto all’artigiano un contributo mensile, rapportato al monte annuale delle ore previste dal ccnl e in ogni cas fino ad un massimo di due anni, che viene cosi’ fissato:

  • Fino a 80 ore di formazione professionale annuali lire 80.000 mensili;
  • Da 81 a 120 ore di formazione professionale annuali lire 120.000 mensili;
  • Da 121 a 150 ore di formazione professionale annuali l.150.000 mensili;
  • Oltre 150 ore di formazione professionale annuali lire 200.000 mensili.

Tale contributo e’ da considerarsi comprensivo di ogni altro onere derivante all’artigiano dalla gestione dei corsi in convenzione (locali, attrezzature, materiale di consumo, assicurazioni, energia, formazione pratica in azienda, ecc.). Per le lezioni teoriche eventualmente svolte nei corsi dell’artigiano o da chi per esso, viene riconosciuto un compenso orario da determinarsi in sede di convenzione.

Modalita’ di partecipazione al progetto

L’imprenditore artigiano per essere ammesso a partecipare la progetto deve inoltrare domanda all’amministrazone provinciale competente per territorio. Per meglio comprendere l’iter formativo da predisporre, le domande dovranno essere corredate oltre che da alcuni elementi fondamentali relativi all’azienda anche da tutte le mansioni che l’apprendista andra’ a svolgere. Le amministrazioni Provinciali provvederanno a istruire le domande presentate secondo i seguenti criteri:

  • Raggruppare le domande inoltrate per comparto produttivo o qualifiche omogenee e per scansioni temporali, formando una o piu’ graduatorie delle aziende richiedenti sulla base delle priorita’ precedentemente fissate;
  • Definire il programma di formazione in accordo con il cfp piu’ idoneo a gestire tale intervento, cio’ tenedo conto del ruolo precipuo dell’attivita’ pratic aziendale in rapporto agli obiettivi professionali da perseguire ed alla gradualita’ progressiva delle fasi di apprendimento;
  • Counicare all’azienda l’esito dell’istruttoria e se positiva ad indicare il cfp con il quale prendere gli opportuni accordi;
  • Erogare i contributi previsti con periodicita’ bimestrale previo accertamento dell’effettiva continuita’ del rapporto di appendistato e della regolarita’ di svolgimento dell’attivita’ di formazione;
  • A svolgere regolari verifiche e controlli sui processi di apprendimento dei singoli apprendisti.

Settori prioritari di intervento

Facendo riferimento alle dsposizioni della Legge regionale n. 44/1980 abrogata ed in parte assimilata dalla legge 21/1983 “attivita’ di promozione economica ed istituzione della commissione regionale consultiva per le attivita’ di promozione economica e fie5ristiche” si sono individuati i settori di intevento prioritari per l’ammisione al contributo pubblico a favore di contratti di apprendistato. Le amministrazioni Provinciali potranno, al fine di meglio definire le attivita’ degli interventi, effettuare all’interno di ogni settore una graduatoria preferenziale dei singoli comparti produttivi.

Settori prioritari e loro comparti produttivi

  • Abbigliamento
  • Metalmeccanica
  • Subfornitura
  • Edilizia
  • Alimentare
  • Artigiano artistico
  • Mobile e arredamento

Aspetti finanziari

Gli importi massimi finanziari, per la copertura degli oneri derivanti dal presente progetto, fanno riferimento alle attivita’ che verranno avviate a far data dall’1/6/1984 e verranno ripartiti come segue:

  • Prov. Bologna importo l.200.000.000
  • Prov. Ferrara importo l.200.000.000
  • Prov. Forli’ importo l.200.000.000
  • Prov. Modena importo l.200.000.000
  • Prov. Parma importo l.200.000.000
  • Prov. Piacenza importo l.200.000.000
  • Prov. Ravenna importo l.200.000.000
  • Prov. Reggio Emilia importo lire 200.000.000
  • Circondario di Rimini importo lire 200.000.000.

Tali quote fanno riferimento alle spese per incentivi all’assunzione e alle spese relative all’attivita’ di formazione. Con le stesse si dovra’ inoltre far fronte ad eventuali altri progetti regionali di formazione professionale non curricolare (contratti formazionelavoro) ove gli stessi vengono predisposti ed approvati in tempo utile dalla Regione Si ricorda inoltre che tali massimali di spesa potranno eventualmente essere ulteriormente sviluppati attraverso fondi integrativi opportunamente predisposti dalle amministrazioni Provinciali. Infine sono ad esclusivo carico della Regione e costi relativi ai momenti di formazione rivolti ai funzionari delle amm9nistrazioni Provinciali preposti a questo settore nonche’ a quelli rivolti ai formatori dei cfp.

Casi particolari

Nel caso di mobilita’ interaziendale dell’apprendista il contributo potra’ contibuare ad essere erogato se continueranno a sussistere le condizioni di partecipazione ai momenti formativi (impegno scritto del nuovo datore di lavoro) e la coerenza tra mansioni svolte e contenuti formativi precedentemente programmati e concordati. Qualora l’apprendista cambi comparto produttivo o tipologia aziendale dova’ essere riproposta la domanda in quanto e’ indispensabile rielaborare il programma fomativo in funzione della nuova realta’ aziendale.

Art. omissis