Comunicazione della Commissione europea

  • Emanante: Unione europea
  • Fonte: G.U.C.E.
  • Data fonte: 31/01/2011
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI La lotta contro l'abbandono scolastico: un contributo decisivo all'agenda Europa 2020

Thesaurus: Contributi finanziari

Abstract:

La nuova iniziativa della Commissione europea analizza la situazione dell’abbandono scolastico in Europa, le sue principali cause, i rischi che esso comporta per lo sviluppo dell’economia e della società e propone modi per affrontare più efficacemente il problema. La proposta di raccomandazione del Consiglio contiene una serie di linee guida che potranno aiutare gli Stati membri a predisporre politiche ampie e realistiche di riduzione dell’abbandono scolastico.

Bruxelles, 31.1.2011

COM(2011) 18 definitivo

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI

La lotta contro l’abbandono scolastico: un contributo decisivo all’agenda Europa 2020

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI

La lotta contro l’abbandono scolastico: un contributo decisivo all’agenda Europa 2020

L’abbandono scolastico[1] è un fenomeno complesso la cui risoluzione richiede un impegno politico forte. La presente comunicazione analizza l’impatto dell’abbandono scolastico sui singoli individui, sulla società e sull’economia, delineandone le cause e fornendo una panoramica delle misure attuali e future per far fronte al problema a livello UE. È accompagnata da una proposta di raccomandazione del Consiglio e da un documento di lavoro dei servizi della Commissione che presenta un quadro per un approccio politico esaustivo che possa essere utile agli Stati membri per mettere a punto politiche efficaci in grado di ridurre l’abbandono scolastico e contiene inoltre esempi dettagliati di misure concrete.

1. L’ABBANDONO SCOLASTICO OSTACOLA LA CRESCITA INTELLIGENTE, SOSTENIBILE E INCLUSIVA

Il futuro dell’Europa dipende in gran parte dai giovani. Attraverso la strategia Europa 2020 l’Unione europea si prefigge di sostenere i giovani in maniera più efficace permettendo loro di sviluppare pienamente i loro talenti, a vantaggio non solo di loro stessi ma anche dell’economia e della società di cui fanno parte. Uno degli obiettivi principali concordati dal Consiglio europeo è di ridurre a meno del 10% il tasso di abbandono scolastico e portare almeno al 40% la quota dei giovani laureati o in possesso di un titolo di studio equivalente[2]. Migliorare i risultati scolastici dei giovani è in linea sia con l’obiettivo della “crescita intelligente”, poiché mira al miglioramento dei livelli di competenze, che con quello della “crescita inclusiva” in quanto fa fronte ad uno dei principali fattori di rischio per la disoccupazione e la povertà.

‘Youth on the Move’ [3], una delle iniziative faro della strategia Europa 2020, sottolinea l’esigenza di migliorare la qualità e l’equità nell’ambito dell’istruzione e della formazione al fine di permettere ad un numero sempre crescente di giovani di acquisire le competenze per accedere all’apprendimento permanente e alla mobilità in questo campo. Ridurre drasticamente il numero di giovani che abbandonano la scuola è un investimento fondamentale non solo nei confronti di ciascuno di essi, ma anche nell’ottica della prosperità e della coesione sociale future dell’UE in generale.

Ridurre l’abbandono scolastico rappresenta inoltre una via verso altri obiettivi di Europa 2020. Agendo direttamente sull’occupazione dei giovani, l’iniziativa contribuisce ad aumentare l’integrazione nel mercato del lavoro e quindi favorisce l’obiettivo che mira ad un tasso di occupazione del 75% per le donne e gli uomini di età compresa fra i 20 e i 64 anni di età. Allo stesso tempo contribuisce in modo significativo a rompere il ciclo dell’indigenza, che porta all’esclusione sociale di così tanti giovani. Rappresenta quindi una delle iniziative più importanti verso l’obiettivo di ridurre di almeno 20 milioni il numero delle persone a rischio di povertà[4].

Nel 2009 più di sei milioni di giovani, il 14,4% dei giovani di età compresa fra 18 e 24 anni, hanno abbandonato l’istruzione e la formazione avendo portato a termine l’istruzione secondaria inferiore o prima di averla terminata. Ciò che preoccupa ancora di più è che il 17,4% di essi ha completato solo l’istruzione primari…