Raccomandazione 2017/C 261/11, 11 luglio 2017

  • Emanante: Consiglio UE
  • Fonte: G.U.U.E.
  • Numero fonte: 261
  • Data fonte: 09/08/2017
Raccomandazione del Consiglio dell'11 luglio 2017 sul programma nazionale di riforma 2017 dell’Italia e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2017 dell’Italia

Thesaurus: Riforme, Programmazione

Abstract:

Alla luce dell’esame approfondito della Commissione, il Consiglio ha esaminato il programma nazionale di riforma 2017 e il programma di stabilità 2017. Le sue raccomandazioni formulate a norma dell’articolo 6 del regolamento (UE) n. 1176/2011 trovano riscontro nei punti da 1 a 4.  In dettaglio,  si raccomanda all’Italia di adottare provvedimenti nel 2017 e nel 2018 al fine di:

 1. Perseguire un consistente sforzo di bilancio nel 2018, in linea con i requisiti del braccio preventivo del patto di stabilità e crescita, tenendo conto della necessità di rafforzare la ripresa in corso e di assicurare la sostenibilità delle finanze pubbliche dell’Italia. Provvedere a una tempestiva attuazione del programma di privatizzazioni e utilizzare le entrate  straordinarie per accelerare la riduzione del rapporto debito pubblico/PIL. Trasferire il carico fiscale gravante sui fattori produttivi verso imposte meno penalizzanti per la crescita, con esiti neutri per il bilancio, con un’azione decisa per ridurre il numero e l’entità delle agevolazioni fiscali, con la riforma dell’obsoleto sistema catastale e con la reintroduzione dell’imposta sulla prima casa a carico delle famiglie con reddito elevato. Ampliare l’uso obbligatorio dei sistemi elettronici di fatturazione e pagamento.
2. Ridurre la durata del processo civile mediante una gestione efficiente dei procedimenti e norme per assicurare la disciplina processuale. Potenziare la lotta contro la corruzione, in particolare riformando l’istituto della prescrizione. Completare la riforma del pubblico impiego e migliorare l’efficienza delle imprese pubbliche. Adottare e attuare rapidamente la legge sulla concorrenza rimasta in sospeso e rimuovere le rimanenti restrizioni alla concorrenza.
3. Accelerare la riduzione dello stock dei crediti deteriorati e rafforzare gli incentivi alla ristrutturazione e al risanamento dei bilanci, in particolare nel segmento delle banche soggette alla vigilanza nazionale. Adottare la revisione complessiva del quadro normativo in materia di insolvenza e di escussione delle garanzie.
 4. Con il coinvolgimento delle parti sociali, rafforzare il quadro della contrattazione collettiva, al fine di permettere contratti collettivi che tengano maggiormente conto delle condizioni locali. Assicurare efficaci politiche attive del mercato del lavoro. Incentivare il lavoro dei secondi percettori di reddito. Razionalizzare la spesa sociale e migliorarne la composizione.

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