RISOLUZIONE DEL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA 15 LUGLIO 2003, N.175/01

  • Emanante: 1
  • Fonte: G.U.U.E.
  • Numero fonte: 175
  • Data fonte: 24/07/2003
Relativo alla promozione dell'occupazione e dell'integrazione sociale delle persone con disabilita?(2003/c 175/01)

(1) SOTTOLINEANDO che nell’Unione europea un considerevole numero di persone con disabilita deve affrontare difficolta di vario tipo nella vita di tutti i giorni e non puo sempre esercitare i propri diritti; (2) PRENDENDO ATTO che ai sensi del trattato che istituisce la Comunita europea quest’ultima puo prendere i provvedimenti opportuni per combattere le discriminazioni fondate sul sesso, la razza o l’origine etnica, la religione o le convinzioni personali, gli handicap, l’eta o le tendenze sessuali; (3) RAMMENTANDO in particolare che sulla base dell’articolo 13 del trattato che istituisce la Comunita europea, che permette al Consiglio di prendere i provvedimenti opportuni per combattere le discriminazioni fondate sul sesso, la razza o l’origine etnica, la religione o le convinzioni personali, gli handicap, l’eta o le tendenze sessuali, il Consiglio ha adottato la direttiva 2000/78/CE, del 27 novembre 2000, che stabilisce un quadro generale per la parita di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro ; (4) RAMMENTANDO che l’articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali riconosce l’importanza di combattere qualsiasi forma di discriminazione e che l’articolo 26 di detta Carta stabilisce che l’Unione riconosce e rispetta il diritto dei disabili di beneficiare di misure intese a garantirne l’autonomia, l’inserimento sociale e professionale e la partecipazione alla vita della Comunita ; (5) CONSIDERANDO che la strategia europea per l’occupazione e uno strumento chiave per consolidare l’integrazione di persone con disabilita nel mercato del lavoro generale; (6) TENENDO CONTO delle conclusioni del Consiglio europeo di Lisbona del marzo 2000; (7) RAMMENTANDO la decisione 2001/903/CE del Consiglio, del 3 dicembre 2001, relativa all’anno europeo delle persone con disabilita 2003 ; (8) RICORDANDO la dichiarazione politica dei ministri responsabili delle politiche di integrazione per persone con disabilita (Malaga, 8 maggio 2003) in cui si afferma che uno dei principali obiettivi del prossimo decennio e il miglioramento della qualita della vita delle persone con disabilita e delle loro famiglie; (9) RAMMENTANDO altresa? a) la risoluzione del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri riuniti in sede di Consiglio, del 20 dicembre 1996, sulla parita di opportunita per i disabili ; b) la comunicazione della Commissione:

INVITA GLI STATI MEMBRI E LA COMMISSIONE, NELL’AMBITO DELLE LORO RISPETTIVE COMPETENZE, A:

1. promuovere il rafforzamento della collaborazione con tutti gli organismi che si occupano di persone con disabilita a livello europeo e nazionale, compresa la societa civile;

2. promuovere ulteriormente la piena integrazione e partecipazione a tutti gli aspetti della societa delle persone con disabilita riconoscendo che essi hanno gli stessi diritti degli altri cittadini;

3. continuare gli sforzi diretti a rimuovere gli ostacoli che si frappongono all’integrazione e alla partecipazione delle persone con disabilita nell’ambito del mercato del lavoro, applicando misure che garantiscano la parita di trattamento e migliorando l’integrazione e la partecipazione a tutti i livelli del sistema d’istruzione e di formazione;

4. proseguire gli sforzi intesi a rendere l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita pia? accessibile alle persone con disabilita e quindi a prestare particolare attenzione all’uso senza ostacoli delle nuove tecnologie dell’informazione e comunicazione e di Internet per migliorare la qualita dell’apprendimento della formazione professionale e dell’accesso all’occupazione;

5. rimuovere gli ostacoli che impediscono la partecipazione delle persone con disabilita alla vita sociale e, in particolare, alla vita lavorativa, e impedire la creazione di nuovi ostacoli attraverso la promozione di adeguata progettazione per tutti;

6. assicurare la trasparenza e l’attuazione della direttiva relativa alla parita di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro entro le scadenze convenute;

7. riflettere sulla necessita di ulteriori misure per promuovere l’occupazione e l’integrazione sociale delle persone con disabilita nella societa ;

8. considerare la possibilita di adottare misure a livello sia nazionale che europeo che siano coerenti con gli obiettivi della strategia europea per l’occupazione per promuovere l’occupazione delle persone con disabilita ;

9. sostenere le questioni concernenti le persone con disabilita nell’elaborazione dei futuri piani d’azione nazionali concernenti l’esclusione sociale e la poverta ;

10. continuare lo scambio di informazioni ed esperienze a livello europeo per quanto riguarda i temi in questione, con la partecipazione, a seconda dei casi, delle organizzazioni e delle reti europee che dispongono di un’esperienza specifica in questo settore;

11. raccogliere dati statistici sulla situazione delle persone con disabilita , riservando particolare attenzione ai dati specifici relativi al genere e tenendo conto anche dello sviluppo di servizi e facilitazioni per questo gruppo;

12. sostenere i lavori del gruppo dei funzionari UE ad alto livello su questioni relative alla disabilita ;

13. sostenere la prospettiva delle persone con disabilita in tutte le pertinenti politiche al livello della loro formulazione, attuazione, controllo e valutazione;

14. riservare la dovuta attenzione a questioni concernenti le donne con disabilita al momento dell’adozione, progettazione e valutazione delle politiche per persone con disabilita cosa? da assicurare un pari trattamento per le donne;

INCORAGGIA LE PARTI SOCIALI:

15. nello spirito della dichiarazione del 20 gennaio 2003 sulla promozione di pari opportunita e accesso all’occupazione per le persone con disabilita , a promuovere l’integrazione delle persone con disabilita , in particolare nel mercato del lavoro generale, mediante le loro azioni e i loro accordi collettivi a tutti i pertinenti livelli di dialogo sociale.