Delibera Consiglio provinciale 31 Luglio 1991, n. 76

  • Emanante: 3
  • Regione: Liguria
  • Fonte: B.U.R.
  • Numero fonte: 43
  • Data fonte: 23/10/1991
Programma di lavoro per l'anno 1991 della commissione per la realizzazione di pari opportunita' tra uomo e donna in materia di lavoro (art. 4, comma 2, legge regionale 70/1988).

Thesaurus: Agenzie per il lavoro

Il Consiglio Regionale

Omissis

Delibera di approvare il presente programma di attivita’ per il 1991 della “commissione per la realizzazione di pari opportunita’ tra uomo e donna in materia di lavoro”:

Programma di attivita’ 1991

I – ricerche e convegni di studio

I.1 indagine conoscitiva su ” caratteristiche, finalita’, funzionamento delle istituzioni create a livello locale per la promozione di pari opportunita’ tra uomo e donna”. Le commissioni regionali, Provinciali e comunali per le pari opportunita’ sono state costituite con il compito di garantire l’applicazione delle leggi vigenti per assicurare e promuovere con interventi specificamente finalizzati pari opportunita’ nei luoghi di lavoro. Manca a tutt’oggi un quadro di insieme delle iniziative esistenti delle loro modalita’ di intervento e della strumentazione legislativa ed operativa a cio’ finalizzata. La crop ligure ritiene pertanto opportuno avviare un’indagine che abbia per scopo la costruzione di un quadro di riferimento complessivo, in modo tale da permetterle di operare utilizzando al meglio le esperienze esistenti. Su questa materia e’ intenzionata a promuovere un convegno nazionale, di cui la ricerca in oggetto costituirebbe la base di riferimento e di documentazione.

Obiettivi della ricerca

Scopo dell’indagine e’ quello di ricostruire il quadro delle principali istituzioni (commissioni regionali, Provinciali, comunali) che operano sul territorio nazionale per promuovere p.o., precisandone: – natura giuridica e collocazione istituzionale; – composizione; – scopi, finalita’, ambiti operativi. In secondo luogo, attraverso l’osservazione diretta, tramite interviste semistrutturate, rivolte ad un campione rappresentativo di commissioni, lo studio si propone di indagare sui seguenti aspetti: – contenuti e caratteristiche dei programmi di attivita’ avviati e stato di avanzamento degli stessi; – rapporti con gli altri organismi istituzionali operanti a livello locale e nazionale sulle p.0.

Articolazione della ricerca

La ricerca sara’ strutturata su tre moduli. Un primo modulo e’ orientato alla raccolta, analisi, elaborazione, anche su supporto informatico, dei dati e del materiale documentale necessari per ricostruire lo scenario di riferimento. Si tratta di materiale in parte gia’ disponibile presso l’o.m.l. Che, dopo opportuna integrazione e rielaborazione, dovra’ essere oggetto di attenta analisi e confronto, allo scopo di evidenziare differenze e analogie nelle caratteristiche giuridiche e operative delle diverse commissioni indagate. Il secondo modulo si configura come indagine qualitativa volta ad approfondire l’effettiva, operativita’ delle commissioni, i risultati ottenuti, le difficolta’ incontrate, le reti informative attivate. Questo modulo verra’ realizzato tramite un’indagine diretta rivolta ad un campione di organismi opportunamente selezionato e rappresentativo delle diverse realta’ indagate (commissioni regionali, Provinciali, comunali). Il terzo modulo si propone di indagare su un tema di particolare interesse per la realizzazione delle finalita’ istituzionali degli organismi indagati, e precisamente sui rapporti esistenti tra commissioni regionali e consiglieri di parita’. Si trattera’ di verificare, nei confronti del campione indagato, i rispettivi ambiti di azione, i livelli di collaborazione, le iniziative concretamente avviate. Dai risultati dell’indagine potranno emergere utili indicazioni per la concreta operativita’ dei soggetti coinvolti a livello ligure.

Metodologia e strumenti

La realizzazione dell’indagine sara’ condotta attraverso metodologie e strumenti individuati dall’istituto cui si affidera’ l’incarico. La commissione si impegna fin d’ora a seguire le fasi di progettazione e a verificare costantemente il rispetto delle finalita’ indicate. La commissione si riserva di presentare alla giunta un progetto definitivo, dal quale risulteranno individuati l’istituto e il costo della ricerca che attualmente si prevede di lire 30.000.000 (i.v.a. Compresa).

I.2 convegno di studi sul tema: “politiche e istituzioni per le pari opportunita’”.

La commissione si propone di organizzare entro la fine del 1991 (e preferibilmente nel tardo autunno) un convegno di studi di livello nazionale, finalizzato al raggiungimento di un duplice obbiettivo: (a) approfondimento dei temi di ‘ maggior importanza teorica e pratica emersi nella recente evoluzione della legislazione e della contrattazione collettiva in materia di pari opportunita’; (b) verifica del funzionamento e delle potenzialita’ delle istituzioni locali operanti nel settore delle pari opportunita’. Il programma intorno al quale la commissione si propone di lavorare e’ il seguente. Il convegno sara’ strutturato su tre sessioni: – “quadro giuridico in europa e in Italia delle pari opportunita’”. Questa sessione sara’ dedicata all’esame della normativa in materia di p. 0. A livello comunitario (dalle direttive, al terzo programma di azione) e a livello nazionale. Particolare approfondimento sara’ dedicato alle problematiche giuridiche poste dall’applicazione della vigente disciplina della parita’ di trattamento fra uomini e donne in materia di lavoro (legge 903 del 1977) e alle nuove prospettive aperte dai d.d.l. Sulle azioni positive a favore delle lavoratrici.

– pari opportunita’ e contrattazione collettiva. Anche questa parte del convegno sara’ orientata all’analisi della situazione contrattuale esistente sia in campo internazionale (utilizzando ad esempio i dati dell’indagine campionaria svolta dall’istituto universitario europeo in sei paesi comunitari), sia in Italia (esame dei nuovi istituti introdotti dalla recente stagione contrattuale, esperienze contrattuali di azioni positive);

– le istituzioni per le pari opportunita’. Nella terza sessione, verranno discussi caratteristiche, ruoli e funzionamento degli organismi istituzionali creati in Italia per la realizzazione di p.o. Tra uomo e donna (commissione nazionale presso La presidenza del consiglio, comitato nazionale presso il Ministero del lavoro. Consiglieri di parita’). La parte centrale di questa sessione verra’ dedicata alla presentazione dei risultati della ricerca di cui al punto 1 del presente programma, che si pone dunque come un fondamentale contributo conoscitive per comprendere ruolo, natura e funzionamento delle istituzioni per le p.o. Create a livello locale. Al convegno saranno invitati a partecipare, in qualita’ di relatori, esperti e docenti locali nazionali ed internazionali delle discipline previste e testimoni qualificati diretti. Per la realizzazione del convegno, la cui organizzazione esorbita dall’attivita’ ordinaria della commissione, e’ stata avanzata apposita richiesta di finanziamento, all’Assessore al bilancio affinche’ venga impegnata la somma di lire 60.000.000 sul capitolo 315.

I.3 seminario dedicato ad un primo approfondimento del disegno di legge sulle azioni positive, con particolare riguardo al nuovo ruolo dei consiglieri di parita’.

La commissione si propone di organizzare entro la fine del mese di giugno 1991 un seminario di studio di una giornata finalizzato all’approfondimento dei temi indicati. Il seminario ha carattere di attivita’ interna della commissione, ma sara’ aperto alla partecipazione di operatori qualificati nel settore delle pari opportunita’ (organizzazioni sindacali e dei datori di lavoro, giudici del lavoro, comitati e commissioni pari opportunita’ gia’ operanti all’interno di enti e aziende). L’organizzazione del seminario gravera’ sul bilancio della commissione.

Ii – raccolta e diffusione di informazioni

Ii.1 raccolta di informazioni e dati utili allo svolgimento dei compiti istituzionali della commissione. Per essere in condizione di esprimere il proprio parere (al sensi dell’art. 2, comma l. Della Legge regionale n. 70/1988) e di formulare le proposte dai sensi dell’art. 3. Lett. B della stessa legge) sulle attivita’ di orientamento e formazione che interessano esclusivamente o prevalentemente le donne. La commissione intende: a) acquisire in modo sistematico le informazioni sulle attivita’ svolte e le iniziative assunte dalla Regione su materie di interesse della commissione: piano regionale sulla formazione, attivita’ legislativa, corsi di formazione finanziati in atto e in programma chiedendo a tal fine la massima collaborazione della amministrazione regionale; b) continuare ad attivare incontri conoscitivi con interlocutori privilegiati quali: – la commissione regionale per l’impiego: – l’osservatorio regionale sul mercato del lavoro; – le organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro; – gli enti locali; – gli ordini professionali; – le associazioni professionali

Ii.2 organizzazione di una rete di collegamenti stabiliti tra la commissione e le istituzioni e gli organismi rappresentativi operanti a livello locale e nazionale nel medesimo settore della parita’ e delle pari opportunita’ in materia di lavoro. La commissione si propone, previo svolgimento di una ricerca (v. I.1) diretta ad acquisire le necessarie informazioni, di utilizzare l’organizzazione del convegno (v. 1.2) come fase iniziale della costruzione di un sistema di rapporti stabili con le istituzioni operanti nel settore delle pari opportunita’.

Ii.3 diffusione di informazioni relative alle iniziative della commissione. Ai sensi della lett. E) dell’art. 3 della l.r. N. 70/88 la commissione intende promuovere la diffusione dei risultati delle attivita’ avviate attraverso incontri, convegni, seminari, conferenze e pubblicazioni. In questa fase individua come veicoli di informazione la rivista “Regione Liguria” curata .dal Consiglio regionale e il bollettino trimestrale “liguria lavoro” edito dall’osservatorio regionale sul mercato del lavoro. La commissione ha inoltre in programma la predisposizione di un depliant, da diffondere largamente, che presenti a tutti i possibili interlocutori la commissione stessa, illustrandone la composizione, le funzioni, il programma di attivita.

Ii.4 creazione di una banca dati sulla contrattazione collettiva decentrata in materia di lavoro femminile e pari opportunita’. Facendo seguito all’incontro con le oo.ss. Avvenuto durante lo scorso anno, la commissione intende portare avanti l’ipotesi di lavoro formulata in quell’occasione. Saranno a tal fine approfondite le ricerche preliminari e sara’ attivato un collegamento con l’istituto unversitario europeo, incaricato dalla commissione c.e.e. Di impiantare un database sulla contrattazione collettiva riguardante il lavoro femminile in sei paesi della comunita’. La commissione si riserva di presentare un progetto definitivo, precisando costi e tempi di realizzazione.

Iii – progetti formativi

Iii.1 promozione di progetti di formazione professionale intesi a favorire ed incrementare l’ingresso delle donne al lavoro. Progetto now. Nell’ambito dei terzo programma di azione comunitaria a medio termine (1991-1995) e’ presente una iniziativa per la promozione della parita’ delle opportunita’ per le donne nel settore dell’occupazione e della formazione professionale, iniziativa denominata now. L’iniziativa now procede dall’individuazione della necessita’ di fornire un adeguato sostegno alle prospettive di lavoro delle donne. Tale intervento, nella iniziativa comunitaria, trova la sua qualificazione in primo luogo in azioni miranti a contribuire a una rivalorizzazione e alla promozione delle specializzazioni delle donne, nonche’ alla trasformazione della cultura imprenditoriale, che consentano alle donne di’ creare le proprie imprese o cooperative. In secondo luogo l’intervento e’ diretto al reinserimento delle donne nel mercato “regolare del lavoro, per un verso sostenendo misure di orientamento e di consulenza per le donne disoccupate da luogo periodo e per le donne che desiderano reinserirsi nel mercato del lavoro dopo una lunga interruzione, per altro verso sostenendo azioni a favore delle giovani donne prive di specializzazione professionale ovvero misure di formazione preliminare e di formazione o di accesso all’occupazione a favore delle stesse categorie di disoccupate. L’iniziativa now offre, agli Stati membri, la possibilita’ di un cofinanziamento per le azioni che si muovono nelle prospettive indicate dall’iniziativa stessa. La commissione in sede di programmazione degli interventi di formazione professionale e di sostegno all’imprenditorialita’ femminile ritiene indispensabile sollecitare la Giunta regionale ad attivarsi perche’ il governo compia i passi necessari affinche’ anche in Italia possano essere utilizzate le possibilita’ e le risorse offerte dal progetto now. L’utilizzazione di tali possibilita’ e risorse sembra alla commissione urgente a fronte di una situazione che vede: – nella Regione Liguria una quota elevata di donne espulse dal ciclo produttivo, a causa di trasferimento di sede o di chiusura definitiva delle imprese presso le quali erano occupate (de langlade & grancelli – tubettificio ligure -manifattura di pontedecimo); – per queste donne, che presentano percorsi professionali limitati in settori perlopiu’ tradizionali e a bassa scolarita’, il reinserimento nel ciclo produttivo e’ subordinato all’acquisizione di livelli professionali superiori: – spesso la concessione di ammortizzatori sociali, quali la c.i.g.s. E’ vincolata alla esistenza di reali piani di ricollocazione della manodopera sospesa dal lavoro. – la prolungata permanenza delle lavoratrici nelle liste di mobilita’ mediamente superiore a quella relativa al lavoratori maschi. – nello specifico la commissione ritiene necessario studiare un progetto di riqualificazione per le 81 lavoratrici della manifattura di pontedecimo, e di altre in situazioni analoghe, che preveda il loro reinserimento nel mondo del lavoro come operatrici di servizi organizzate in forma cooperativa. Le misure di formazione professionale dovranno comprendere misure di formazione preliminare adattate alle necessita’ di funzionamento delle cooperative.

Iii.2 per quanto riguarda le lavoratrici inserite nelle liste di mobilita’, la necessita’ di un intervento formativo si pone sulla base di due considerazioni: – la prolungata permanenza nelle liste mediamente superiore a quella relativa al lavoratori maschi: – le caratteristiche di bassi livelli di scolarita’ e di contenuti professionali difficilmente collocabili presenti nella maggior parte di esse. L’esistenza tra le lavoratrici di opzioni ed aspettative diverse nei riguardi del lavoro, induce a ritenere indispensabile una indagine preliminare rivolta da un lato ad individuare la effettiva volonta’ di reinserimento da parte delle donne e le caratteristiche del lavoro desiderato, dall’altro a verificare la disponibilita’ delle aziende, private e pubbliche, ad assumere tali figure anche attraverso una previa indicazione .delle necessita’ professionali previste. La commissione intende promuovere tali indagine conoscitiva sia attraverso contatti diretti d’incontri con le oo.ss. E le associazioni dei datori di lavoro, sia attraverso la promozione di contatti finalizzati con le lavoratrici, per i quali individua nella commissione regionale per l’impiego la struttura adeguata. L’indagine conoscitiva dovrebbe fornire gli elementi utili alla definizione dei contenuti professionali del progettato intervento formativo destinato alle lavoratrici in mobilita’. La commissione ritiene comunque e sin d’ora indispensabile che gli organismi regionali preposti alla formazione professionale si attivino per la progettazione di interventi formativi per la ricollocazione delle donne iscritte nelle liste di mobilita’.

Iii.3 promozione di progetti di formazione professionale diretti alla creazione di una nuova professionalita’ nel campo delle politiche di parita’, pari opportunita’ e azioni positive (art. 3, lett. B). La commissione propone la realizzazione di un corso di formazione per “operatori di parita’” rivolto a persone gia’ occupate all’interno di aziende pubbliche e private, delle organizzazioni sindacali degli enti locali e degli altri enti pubblici. L’o.d.p. Dovra’ operare, in diverse situazioni, per l’eliminazione delle disparita’ di trattamento che interessano la forza-lavoro femminile e per creare condizioni favorevoli alla realizzazione di pari opportunita’ di lavoro e nel lavoro. Profilo professionale: requisiti. Gli aspiranti operatori di pari opportunita’ devono possedere i seguenti requisiti: – titolo di studio minimo: diploma di scuola media superiore: – attitudine allo svolgimento dei compiti cui e’ finalizzato il corso. Obiettivi. 1 partecipanti dovranno acquisire: – capacita’ di riconoscere le discriminazioni per ragioni di sesso dirette ed indirette; – capacita’ di progettare interventi nel settore delle pari opportunita’ e delle azioni positive; – capacita’ di coinvolgere e coordinare il lavoro di altre persone. Contenuti del corso a) elementi di diritto del lavoro ed aspetti giuridico/istituzionali (privatistici, pubblici e comparatistici) rilevanti per l’applicazione delle normative e degli accordi in merito all’uguaglianza delle opportunita’ di lavoro tra uomo e donna. B) elementi di economia e organizzazione del lavoro: c) sociologia e psicologia del lavoro, teoria della comunicazione; d) elementi di statistica e di informatica.

Metodologia didattica

Essendo obiettivo del corso promuovere un’adeguata maturazione delle attitudini a comunicare, svegliare l’interesse, coinvolgere, coordinare e dirigere altre persone e sviluppare ogni altra caratteristica personale emersa come necessaria, appare evidentemente non sufficiente un mero trasferimento di contenuti formativi nelle aree suddette. Risulta invece indispensabile l’impiego di una metodologia didattica particolare, che attivi la partecipazione dei discenti, che valorizzi ampiamente le possibilita’ di riflessione critica e discussione delle esperienze operative, che fanno affidamento su docenti particolarmente aperti ad un rapporto dialettico di gruppo con altri docenti e con i discenti.

Caratteristiche del corso:

Finalita’. Rendere efficace ed incisiva l’azione degli o.d.p. Sulla base di una approfondita conoscenza dei complesso dei problemi relativi alle pari opportunita’.

Partecipanti – il corso sara’ Comune a tutti gli o.d.p.. Sara’ ammesso al corso il numero massimo di partecipanti consentito dall’entita’ del finanziamento acquisito. La commissione regionale per le pari opportunita’ indica a tal fine un numero oscillante tra le 20 e le 30 unita’.

Accesso – i nominativi dei partecipanti saranno indicati dalla struttura di appartenenza. La Regione in qualita’ di ente gestore, dovrebbe contribuire alla selezione fornendo indicazioni sui requisiti richiesti. Non e’ esclusa la partecipazione in qualita’ di uditori di un numero limitato di partecipanti, a titolo personale, interessati a seguire il corso.

Durata – 4 moduli in due semestri per 200 ore complessive.

Spese – tutte le spese (trasferte, rimborsi spese di viaggio, etc.) relativi alla frequenza per i corsisti dovranno essere a carico delle strutture di appartenenza.

Docenti – saranno individuati a livello regionale e nazionale, secondo una valutazione che terra’ particolare conto delle esperienze e competenze specificatamente riferite ai temi della parita’.

Progettazione e realizzazione del corso: 1) formazione di un comitato tecnico-scientifico (rappresentante della giunta, rappresentanti della commissione pari opportunita’, dell’osservatorio (o.r.m.l.) del servizio formazione). Nomina di un coordinatore del progetto. 2) finanziamento: l. 100.000.000.

Iv promozione di ricerche ed indagini relative alla condizione femminile in Liguria.

Considerato che le indagini effettuate sul mercato del lavoro hanno evidenziato la presenza di una doppia segregazione femminile di tipo orizzontale (prevalente occupazione delle donne nel settore terziario) e di tipo verticale (addensamento della componente femminile nei livelli impiegatizi medio-bassi), la commissione ritiene di assolvere ai propri compiti istituzionali promuovendo l’approfondimento del quadro conoscitivo di riferimento, attraverso lo svolgimento di specifiche ricerche. Sottopone percio’ all’attenzione della giunta i seguenti progetti perche’ la giunta stessa valuti l’opportunita’ di finanziarne la realizzazione;

Iv.1 indagine conoscitiva sull’occupazione femminile nei comparti produttivi ad elevato contenuto tecnologico. La ricerca si propone di conoscere le caratteristiche socio-professionali delle donne occupate nelle aziende oggetto di indagine, il loro rapporto con l’ambiente di lavoro, i livelli di soddisfazione, i percorsi professionali ed i bisogni formativi. La ricerca dovrebbe essere realizzata mediante la somministrazione di un questionario appositamente strutturato, rivolto a tutte le lavoratrici, inquadrate nei diversi livelli aziendali, occupate in un campione di aziende liguri. La ricerca proposta fa parte di una serie di attivita’ promosse da una rete europea di organismi (universita’, imprese, centri di formazione e associazioni femminili) definita witecuetp (women in tecnology-university enterprise training partnership) che vede interessate nella nostra Regione l’ansaldo e la facolta’ di ingegneria dell’universita’ degli studi di Genova, disponibili a collaborare attivamente alla realizzazione del progetto anche attraverso la messa a disposizione delle risorse umane e tecnologiche. La ricerca sara’ condotta contestualmente anche in determinate aree locali dei seguenti paesi: gran bretagna, Irlanda, Spagna, Belgio. L’approvazione di tale progetto da parte della Regione Liguria e’ indispensabile perche’ la ricerca possa accedere al finanziamento da parte della c.e.e. La commissione si riserva di attivare un contatto diretto col gruppo di lavoro witec sia nella fase di concretizzazione dell’ambito della ricerca sia nella fase di elaborazione della stessa. La quota di partecipazione della Regione Liguria e’ prevista in lire 15.000.000.

Iv.2 gli interventi formativi destinati alle donne di eta’ superiore ai trent’anni che intendano entrare o rientrare nel mercato del lavoro tendono al reinserimento delle donne, disoccupate da lungo tempo, nelle attivita’ produttive e annoverano tra le destinatarie: donne disoccupate che hanno gia’ lavorato e desiderano riprendere l’attivita’ professionale e donne che accedono per la prima volta al mercato del lavoro. Preso atto del consistente numero di donne nelle condizioni anzidette che si presentano sul mercato del lavoro e quindi della indubbia necessita’ di tali interventi e’ opportuno sottolineare che le azioni tese al recupero delle abilita’ di base e alla formazione vera e propria, debbano essere precedute e accompagnate da una fase di informazione/sensibilizzazione e di orientamento, diretta a recuperare le singole abilita’ e le eventuali esperienze lavorative, nonche’ ad acquisire metodi e strumenti di sostegno nella ricerca di una attivita’ lavorativa. La commissione ritiene che per tali interventi formativi debba essere adottata una metodologia didattica che favorisca lo sviluppo dell’individualita’ nel gruppo e che tenda, pertanto, a: – motivare alla analisi e conseguente valutazione delle attitudini, capacita’ ed esperienze professionali in una ottica di ottimizzazione del comportamento; – favorire l’apprendimento di strumenti da utilizzare e metodi da seguire nella ricerca di un’attivita’ professionale; – orientare alla individuazione di un progetto professionale individuale rispondente alla valutazione effettuata ed alla effettiva richiesta del mercato del lavoro, incoraggiando il lavoro autonomo e le cooperative.

Iv.3 promozione imprenditorialita’ femminile. La commissione si propone di prendere in esame la situazione dell’imprenditoria femminile in Liguria, promuovendo incontri con rappresentanti della stessa predisponendo ricerche al fine di: – contribuire a potenziare l’inserimento della imprenditoria femminile nel contesto sociale ed economico locale; – sostenerla ed incoraggiarla nel suo sviluppo; – dare il proprio apporto alla promozione di corsi ed interventi finalizzati alla formazione imprenditoriale; – promuovere e partecipare ad iniziative atte ad ampliare, ai fini occupazionali, il mercato del lavoro imprenditoriale femminile. Considerazioni finali sede: la commissione segnala che e’ stata finalmente individuata la sede della commissione presso il c. R. F. P., via cesarea, 14, mettendo in evidenza la necessita’ della sua sistemazione definitiva per poter iniziare concretamente la propria attivita’. La commissione sollecita l’effettuazione dei lavori di imbiancatura e arredo. Collaboratori: la commissione segnala che la realizzazione del programma pone l’imprescindibile esigenza di affiancare al segretario della commissione almeno un collaboratore per lo svolgimento degli ordinari compiti esecutivi. La commissione si riserva di intraprendere le iniziative di cui all’art. 3 lettera c) della Legge regionale 16 dicembre 1988 n. 70. Tali attivita’, non programmabili a priori, dipendono dalle segnalazioni che la commissione ricevera’ e che ne potranno consentire l’iniziativa.