DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE 26 OTTOBRE 2004, N. 610

  • Emanante: 3
  • Regione: Emilia Romagna
  • Fonte: B.U.R.
  • Numero fonte: 154
  • Data fonte: 12/11/2004
Approvazione degli indirizzi regionali per la programmazione territoriale dell'offerta formativa ed educativa e per l'organizzazion della rete scolastica ex art. 45 della l.r. 30 giugno 2003, n. 12, per gli anni scolastici 2005/2006 e 2006/2007 (proposta della giunta regionale in data 30 settembre 2004, n. 1903)

Abstract:

Vista la normativa nazionale e regionale di riferimento, si deliberano l’approvazione degli indirizzi per la programmazione territoriale dell’offerta formativa ed educativa e l’organizzazione di una rete scolastica per gli anni scolastici 2005-2006 e 2006-2007.

Vista la deliberazione della Giunta regionale progr. n. 1903 del 30 settembre 2004, recante in oggetto “Approvazione indirizzi regionali per la programmazione territoriale dell’offerta formativa ed educativa e per l’organizzazione della rete scolastica, ex art. 45 della L.R. 12/03, per gli aa.ss. 2005/2006 e 2006/2007. Proposta al Consiglio” e che qui di seguito si trascrive integralmente: “LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Viste: – la Legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3 “Modifiche al Titolo V della parte seconda della Costituzione”; – la L.R. 30 giugno 2003, n. 12 “Norme per l’uguaglianza delle opportunita’ di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l’arco della vita, attraverso il rafforzamento dell’istruzione e della formazione professionale, anche in integrazione tra loro”; visto il DLgs 31 marzo 1998, n. 112 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del Capo I della Legge 15 marzo 1997, n. 59”; considerato che: – la programmazione dell’offerta formativa ed educativa e dell’organizzazione della rete scolastica relativa ad un anno scolastico deve essere definita non oltre il mese di dicembre dell’anno scolastico precedente, per dare modo agli Enti locali, all’Amministrazione scolastica territoriale ed alle istituzioni scolastiche di provvedere a tutti gli adempimenti necessari a darvi attuazione, con particolare riferimento alle azioni di informazione e di orientamento per le famiglie; – nell’anno 2003 la Regione Emilia-Romagna, acquisito il parere favorevole espresso all’unanimita’ dalla Conferenza permanente per l’istruzione e la formazione, non ha proceduto ad attivare la programmazione territoriale dell’offerta formativa ed educativa ed all’organizzazione della rete scolastica relative all’a.s. 2004-2005, in ragione dell’emanazione della Legge 28 marzo 2003, n. 53 “Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e di formazione professionale” che prevede l’introduzione di profonde modificazioni negli ordinamenti scolastici, con particolare riferimento al secondo ciclo, ma che non si presenta ancora attuativa, in mancanza dell’approvazione dei relativi decreti legislativi; – nel corso dell’a.s. 2003-2004 si tuttavia e’ evidenziata in alcuni contesti territoriali l’opportunita’ di una piu’ razionale distribuzione dell’esistente offerta di istruzione, con particolare riferimento all’esigenza di ampliare ulteriormente l’esperienza del modello organizzativo verticale, ovvero degli istituti comprensivi, ritenuto particolarmente efficace in relazione agli aspetti fondamentali della continuita’ didattica, dell’integrazione fra le professionalita’ dei docenti e della realizzazione di economie di scala nell’impiego delle risorse umane, finanziarie e strutturali; valutato pertanto opportuno, nel quadro del complessivo processo di qualificazione del servizio di istruzione sul territorio regionale, dare risposta alle esigenze evidenziate, avviando le azioni di programmazione territoriale dell’offerta formativa ed educativa e di organizzazione della rete scolastica da parte degli Enti locali competenti relativamente agli aa.ss. 2005-2006 e 2006-2007; considerato altresi’ che la programmazione territoriale si svolge nel quadro di applicazione della citata L.R. 12/03, con particolare riferimento agli articoli 44, 45 e 46 ed all’approvazione degli indirizzi regionali in materia, nel testo allegato e parte integrante del presente atto; rilevata inoltre l’urgenza di provvedere ad emanare tali indirizzi in tempo utile per rispettare le scadenze previste dal Ministero dell’Istruzione per l’attivazione delle procedure inerenti gli aspetti organizzativi conseguenti alle decisioni della programmazione territoriale in materia relativamente agli aa.ss. 2005-2006 e 2006-2007, nonche’ per consentire agli Enti locali, all’Amministrazione scolastica territoriale ed alle istituzioni scolastiche di provvedere a tutti gli adempimenti necessari a darvi attuazione, con particolare riferimento alle azioni di informazione e di orientamento per le famiglie; sentite le Autonomie locali, l’Amministrazione scolastica regionale e le istituzioni scolastiche interessate in merito alla presente proposta in data 10 e 17 settembre 2004; sentita la Commissione regionale tripartita in data 15 settembre 2004; richiamati l’art. 37, quarto comma della L.R. 43/01 e la propria delibera n. 447 del 24 marzo 2003, recante “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali”; dato atto ai sensi della predetta legge e deliberazione: – del parere di regolarita’ amministrativa espresso dal Direttore generale “Cultura, Formazione e Lavoro”, d.ssa Cristina Balboni; su proposta dell’Assessore competente per materia

a voti unanimi e palesi, delibera:

  1. di approvare gli indirizzi per la programmazione territoriale dell’offerta formativa ed educativa e per l’organizzazione della rete scolastica per gli aa.ss. 2005-2006 e 2006-2007, nel testo allegato e parte integrante del presente atto;
  2. di proporre il presente atto al Consiglio regionale;
  3. di pubblicare l’atto consiliare nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna, al fine di garantirne la piu’ ampia diffusione.

ALLEGATO

Indirizzi regionali per la programmazione territoriale dell’offerta formativa ed educativa e per l’organizzazione della rete scolastica per gli aa.ss. 2005-2006 e 2006-2007

l’istruzione comprende le azioni finalizzate a ridurre il fenomeno dell’abbandono e della dispersione, i servizi di supporto agli allievi in situazione di handicap e di disagio, le azioni dirette a sostenere e diffondere i processi di arricchimento professionale dei docenti e dei dirigenti scolastici, le capacita’ di progettare e gestire l’innovazione da parte delle scuole, le iniziative di educazione degli adulti. In tale ambito rientrano altresi’ le azioni inerenti l’istituzione di nuovi indirizzi di studio per la scuola secondaria superiore, per le quali, in considerazione della non completa attuazione della Legge 53/03 – con specifico riferimento alla mancata emanazione dei decreti legislativi relativi al secondo ciclo di istruzione e di istruzione e formazione -, non si dispone del quadro di riferimento indispensabile per procedere allo svolgimento della relativa programmazione. Con il presente atto, non si dettano pertanto indirizzi in proposito, in attesa della definizione del contesto normativo di riferimento, nell’intento di non prefigurare nuove offerte formative che, in tale fase di incertezza, non possono essere proposte alle famiglie ed agli studenti con tutte le necessarie garanzie di continuita’, completamento e sviluppo. Nel quadro della programmazione territoriale, particolare rilevanza assume inoltre la funzione di organizzazione della rete scolastica. Al fine di consentire agli Enti locali l’esercizio di tale funzione, si sottolinea che, ai sensi dell’art. 45 della L.R. 12/03, essa riguarda sia la complessiva riorganizzazione della rete sia interventi parziali e comprende anche le azioni di istituzione, aggregazione, fusione e soppressione di scuole, da prevedere garantendo eque condizioni di accesso all’offerta formativa da parte di tutti i cittadini e tenendo conto della distribuzione efficace del personale tra le istituzioni scolastiche, dell’utilizzo e della gestione ottimali degli edifici e delle attrezzature scolastiche, nonche’ della migliore fruibilita’ dei servizi per l’accesso e la frequenza. In considerazione del fatto che l’attuale assetto delle istituzioni scolastiche del territorio, risultante dal piano regionale di dimensionamento approvato dal Consiglio regionale nel 2000, non presenta particolari criticita’ e che il riordino degli ordinamenti del secondo ciclo di istruzione e di istruzione e formazione e’, come gia’ rilevato, ancora incompleto, si ritiene che non vi siano le condizioni per prevedere, nell’arco di validita’ dei presenti indirizzi, l’esigenza di intervenire sull’organizzazione della rete scolastica attraverso una complessiva revisione del citato piano di dimensionamento. Nell’ambito della possibilita’, prevista dalla L.R. 12/03, di procedere ad interventi parziali e limitati, e’ tuttavia necessario stabilire indirizzi e criteri secondo i quali, nel rispetto delle procedure stabilite dalla legge stessa e delle compatibilita’ relative alle risorse finanziarie e di personale, Province e Comuni possono provvedere a tali interventi, qualora ne rilevino la necessita’ e ve ne siano le condizioni. In primo luogo, si sottolinea l’importanza di procedere alla individuazione, da parte delle Province, degli ambiti territoriali funzionali al miglioramento dell’offerta di istruzione e formazione, da individuare secondo quanto disposto dalla L.R. 12/03, art. 45, comma 9 e da comunicare alla Regione. Gli ambiti rappresentano infatti riferimento ineludibile per una programmazione territoriale, che si caratterizza per l’aderenza alle esigenze locali e per la valorizzazione di tutte le risorse disponibili, in tal senso particolarmente importante per la localizzazione dei Centri territoriali permanenti per l’educazione degli adulti (CTP). Oltre ai criteri gia’ indicati all’art. 45, comma 9, al fine di perseguire l’obiettivo di dare omogeneita’ alla programmazione territoriale, e’ opportuno che nel processo di definizione degli ambiti territoriali si tenga presente quanto gia’ stabilito con i piani di zona di cui alla Legge 328/00 e alla L.R. 2/03.

A livello territoriale, le sedi per lo svolgimento del processo di programmazione sono le Conferenze provinciali di coordinamento (art. 46 della L.R. 12/03) che, coinvolgendo tutti gli attori del sistema formativo locale e le parti sociali e tenendo conto delle caratteristiche e specificita’ territoriali, sono pertanto l’ambito della rilevazione delle esigenze e della elaborazione di risposte adeguate e possibili.

Tutti gli interventi di parziale riorganizzazione della rete devono inoltre essere adeguatamente motivati, devono essere programmati previa acquisizione del parere obbligatorio delle istituzioni scolastiche interessate e non devono risultare in un aumento del numero delle autonomie scolastiche definito in ambito provinciale dal piano regionale di dimensionamento.

In tale quadro, Comuni e Province, nell’ambito delle rispettive competenze, svolgono la programmazione territoriale relativa agli aa.ss. 2005-2006 e 2006-2007 secondo i criteri che seguono. In primo luogo, in attuazione di quanto previsto all’art. 24, comma 2 della L.R. 12/03, si determina quale indirizzo prioritario per la riorganizzazione delle istituzioni scolastiche da parte dei Comuni la diffusione degli istituti comprensivi di scuola dell’infanzia e del ciclo primario di istruzione. Tale modalita’ organizzativa, infatti, e’ considerata strategica, anche alla luce dei positivi risultati delle numerose esperienze di istituti comprensivi gia’ esistenti sul territorio regionale, al fine di sostenere la continuita’ didattica ed educativa a favore degli alunni, particolarmente in una fase in cui l’entrata in vigore dell’impianto ordinamentale per questo segmento dell’istruzione, introdotto con la Legge 53/03, richiede agli Enti locali, alle scuole, alle famiglie ed agli alunni forte impegno volto a mantenere alto il livello qualitativo raggiunto in Emilia-Romagna dalle scuole dell’infanzia e del ciclo primario. I Comuni possono pertanto procedere alla riorganizzazione in istituti comprensivi di scuola dell’infanzia e del ciclo primario di istruzione di scuole gia’ unificate o aggregate orizzontalmente con scuole dello stesso grado, nel rispetto dei criteri generali per il dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche, approvati con deliberazione della Giunta regionale 1571/98.

Quando si tratti di scuole di base a carattere intercomunale, alla riorganizzazione si procede mediante concertazione fra i Comuni interessati, ciascuno dei quali puo’ assumerne l’iniziativa ed adottare gli atti conseguenti, a condizione che l’intervento di riorganizzazione sia stato approvato da tutti i Comuni coinvolti e dichiarando esplicitamente tale approvazione nei relativi atti. Le Province possono procedere:

– al fine di realizzare un piu’ coerente assetto territoriale delle istituzioni scolastiche autonome, al trasferimento con aggregazione ad altra istituzione scolastica di sezioni staccate di scuole secondarie superiori;

– al completamento dei corsi di studio, il cui avvio in forma di bienni o trienni e’ gia’ stato autorizzato nella precedente programmazione del 2002;

– all’istituzione di corsi serali, relativamente ai soli indirizzi gia’ attivi nella stessa istituzione scolastica ed a condizione che vi sia un adeguato numero di iscritti, nel rispetto della compatibilita’ delle risorse umane disponibili;

– all’abolizione di indirizzi di studio nell’istruzione secondaria superiore non piu’ rispondenti alle esigenze formative degli studenti, alle scelte delle famiglie, all’evoluzione delle scienze, della tecnologia e della didattica, agli sbocchi professionali;

– alla ridistribuzione territoriale dei Centri territoriali permanenti per l’educazione degli adulti (CTP), nonche’ alla istituzione di nuovi CTP, compatibilmente con le risorse umane e finanziarie e le strutture disponibili; in considerazione delle finalita’ dei CTP, con particolare riferimento alla rilevante azione di acquisizione dei titoli di studio che possono sviluppare anche a favore dei minori, e nelle more della emanazione dei decreti attuativi della Legge 53/03, si ritiene opportuno prevedere la possibilita’ di programmare la distribuzione territoriale dei CTP, includendo l’attivazione degli stessi anche presso istituzioni scolastiche del secondo ciclo.

Al fine di consentire lo svolgimento della procedura prevista dalla L.R. 12/03, ed in specifico quanto stabilito all’art. 45, i Comuni e le Province predispongono gli atti di parziale riorganizzazione della rete scolastica relativamente agli aa.ss. 2005-2006 e 2006-2007 e li trasmettono alla Regione entro il 30 novembre dell’anno precedente a quello per il quale viene svolto il processo di programmazione. Entro il 15 dicembre, la Regione, sentito il parere della Conferenza regionale per il sistema formativo di cui all’art. 49 della L.R. 12/03, puo’ esprimere rilievi in ordine alla coerenza degli interventi programmati con i presenti indirizzi e criteri. In assenza di rilievi, le decisioni contenute negli atti hanno effetto dal successivo anno scolastico.”;

visto il favorevole parere espresso al riguardo dalla Commissione referente “Turismo Cultura Scuola Formazione Lavoro” di questo Consiglio regionale, giusta nota prot. n. 13527 del 13 ottobre 2004; previa votazione palese, a maggioranza dei presenti,

delibera:

di approvare le proposte formulate dalla Giunta regionale con deliberazione in data 30 settembre 2004, progr. n. 1903, riportate nel presente atto deliberativo.