Deliberazione Giunta Regionale 28 dicembre 2006, n. 2054

  • Regione: Puglia
  • Fonte: B.U.R.
  • Numero fonte: 15
  • Data fonte: 25/01/2007
Piano regionale di riordino della rete scolastica per l'anno scolastico 2007/2008.

Thesaurus: Diritto allo studio, Amministrazione dell`istruzione, Obbligo scolastico

Abstract:

si approva il piano regionale di riordino della rete scolastica per l’anno scolastico 2007/2008, come si evince dagli allegati “a”, “b”” e “c”, che fanno parte integrante della deliberazione, e con le limitazioni ivi riportate.

L’Assessore al Diritto allo studio (Pubblica Istruzione, Università, Beni Culturali, Musei, Archivi, Biblioteche, Ricerca Scientifica), sulla base dell’istruttoria espletata personalmente dal Dirigente del Settore Diritto allo studio, riferisce quanto segue:

Tra le funzioni delegate alle Regioni dall’art. 138 del Decreto Legislativo 31.3.1998, n° 112, in materia di Istruzione Scolastica vi è 1a programmazione, sul piano regionale, nei limiti delle disponibilità di risorse umane e finanziarie, della rete scolastica, sulla base dei piani provinciali, assicurando il coordinamento con la programmazione di cui alla lett. a)” (trattasi della programmazione dell’offerta formativa integrata tra istruzione e formazione professionale).

L’art. 139 dello stesso Decreto trasferisce alle Province ed ai Comuni, rispettivamente per l’istruzione secondaria superiore e per gli altri gradi inferiori di scuola, i compiti e le funzioni concernenti: “a) l’istituzione, l’aggregazione, la fusione e la soppressione di scuole in attuazione degli strumenti di programmazione; b) la redazione dei piani di organizzazione della rete delle istituzioni scolastiche”.

La Legge Regionale 11.12.2000, n° 24, con la quale sono state recepite le funzioni conferite, all’art. 25 lett. e), fornisce ulteriori indicazioni in ordine alle procedure da seguire per l’esercizio della funzione. Al successivo art. 27, per quanto attiene i compiti attribuiti alle province, stabilisce che le stesse formulino una “proposta” di piano di organizzazione della rete delle istituzioni scolastiche e che forniscano “assistenza tecnica e amministrativa ai Comuni compresi nel proprio territorio”.

Il riordino completo di tutte le istituzioni scolastiche statali fu effettuato con l’adozione del Piano regionale di dimensionamento, approvato con deliberazione del Commissario ad acta 1.8.2000, n° 181, in attuazione del D.P.R. 18.6.1998, n° 233, e diede il via all’autonomia scolastica.

Tale organizzazione non è rimasta rigida negli anni. Ogni anno si procede ad un riordino provvedendo ad autorizzare le modifiche finalizzate a far corrispondere l’offerta formativa complessiva ai bisogni formativi del territorio.

Per l’anno scolastico 2007/08, l’Assessorato al Diritto allo Studio, con circolare n° 34/4050 del 30.10.2005, ha diramato alle Scuole, alle Province ed ai Comuni disposizioni transitorie per l’esercizio della funzione di cui trattasi ed ha fissato precisi termini per la formulazione delle proposte da parte delle Istituzioni Scolastiche e degli Enti Locali.

Le Amministrazioni Provinciali hanno trasmesso al Settore Diritto allo Studio i loro Piani Provinciali, comprensivi delle proposte presentate dai Comuni, approvati dalle rispettive Giunte con i sottoindicati provvedimenti:

• Provincia di Bari con deliberazione n° 404 del 14.12.06;

• Provincia di Brindisi con deliberazione n° 383 del 12.12.06; • Provincia di Foggia con deliberazione n° 767 dell’11.12.06, integrata con la deliberazione n° 803 del 15.12.06;

• Provincia di Lecce con deliberazione n° 426 del 11. 12.06;

• Provincia di Taranto con deliberazione n° 308 del 11.12.06. Le proposte riguardanti le Scuole dell’infanzia, quelle primarie e quelle secondarie di 1° grado, formulate dai Comuni, sono quelle indicate nel prospetto riportato nell’allegato “A”.

Le proposte relative all’organizzazione delle Scuole Secondarie di 2° grado, di competenza delle Province, sono indicate nel prospetto riportato nell’allegato “B”.

Le proposte relative a nuovi indirizzi, nuove specializzazioni o nuovi corsi serali, sempre nelle Scuole Secondarie di 2° grado, sono indicate nel prospetto riportato nell’allegato “C”.

Si da atto che al di fuori dei Piani Provinciali sono pervenute direttamente alla Regione altre proposte, presentate dai Comuni, dalle Istituzioni scolastiche o da altri soggetti, che, per coerenza con le disposizioni impartite dalla stessa Regione, non vengono prese in esame.

L’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, con la nota n° 10156/1 del 19.12.2006, ha formulato ufficialmente un articolato parere sulle proposte pervenute con i Piani Provinciali, evidenziando subito, in premessa, “che il quadro normativo del sistema scolastico è ancora in fase evolutiva specie con riferimento all’ordinamento della istruzione secondaria superiore”.

Infatti, com’è noto, il D.Lgs. 17.10.2005, n° 226, emanato in attuazione della Legge n. 53/2003 (Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale) aveva previsto, con riferimento al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione professionale, la costituzione del “..sistema dei licei..” (artistico, classico, economico, linguistico, musicale, scientifico, tecnologico e delle scienze umane), le cui prime classi sarebbero state avviate a decorrere dall’anno scolastico e formativo 2007/08, oltre ai percorsi di istruzione e formazione professionale.

I provvedimenti emanati dal Governo della presente legislatura hanno dapprima vietato qualsiasi forma di sperimentazione per l’a.s. 2006/07 dei nuovi ordinamenti liceali ed hanno di fatto rinviato l’entrata in vigore del D.Lgs. n° 226/05.

Pertanto, in attesa di ulteriori modifiche al quadro normativo, si reputa necessario limitare gli interventi (istituzione di nuove sezioni, nuovi corsi o indirizzi di studio, anche serali e modifiche all’attuale assetto della rete scolastica regionale) e di dar seguito esclusivamente a quelli obiettivamente necessari ed indilazionabili, finalizzati essenzialmente al riequilibrio ed alla risistemazione degli assetti preesistenti, considerato anche l’obbligo di rispettare il contingente complessivo di posti di organico delle scuole.

A tale proposito l’U.S.R. fa notare “che, in ambito regionale, si registrano valori medi accettabili circa il rapporto tra il numero delle scuole funzionanti ed il numero degli alunni frequentanti”.

Sono infatti oltre 700.000 gli alunni pugliesi dei vari ordini scolastici, distribuiti in 926 Istituzioni Scolastiche autonome, con una media di circa 755 alunni per ogni scuola. Il D.P.R. 18.6.1998, n° 233, avente per oggetto: “Regolamento recante norme per il dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche e per la determinazione degli organici funzionali dei singoli istituti, a norma dell’art. 21 della Legge 15.3.1997, n° 59”, all’art. 2, comma 2, prevedeva una popolazione scolastica compresa tra 500 e 900 alunni, per il conferimento dell’autonomia organizzativa, didattica, di ricerca, sperimentazione e sviluppo.

Il parere dell’U.S.R. prosegue con l’elencazione dei criteri adottati per la formulazione dei pareri relativi alle proposte di modifica dell’attuale configurazione della rete scolastica ai quali l’U.S.R. ha ritenuto opportuno attenersi:

1) necessità di evitare duplicazioni o sovrapposizioni in zone coincidenti di territorio con riferimento alle tipologie degli indirizzi di studio esistenti, per non creare disorientamento da parte delle famiglie e degli alunni o frammentazione della domanda di istruzione, considerata la necessità di assicurare idonei livelli di qualità del servizio scolastico, oltre al contenimento della dotazione organica;

2) rispondenza delle nuove richieste, sempre rispettando le necessità del territorio, a criteri di coerenza con la tipologia delle istituzioni scolastiche e degli indirizzi e qualifiche già funzionanti;

3) inderogabile necessità di non superare, relativamente al numero complessivo delle istituzioni scolastiche, la dotazione organica assegnata;

4) tempestività nella definizione del piano, per consentire alle famiglie la scelta consapevole delle opportunità offerte dalle istituzioni scolastiche sul territorio, assicurando altresì l’indispensabile sincronismo con le operazioni propedeutiche alla determinazione dell’organico del personale della scuola, riferito all’a.s. 2007/08.

Ciò premesso e con riferimento alle proposte contenute nei piani provinciali, si fa presente che anche nei casi di parere favorevole, il funzionamento dei corsi è comunque subordinato alla effettiva disponibilità dei locali scolastici e dei laboratori, da rapportarsi non solo al numero delle classi iniziali da attivare, ma anche al loro sviluppo conseguenziale nel quinquennio. Inoltre, per quanto attiene ai laboratori è da rilevarsi la loro indispensabilità in particolare negli indirizzi di studio nei quali le attività da svolgersi negli stessi costituiscono parte integrante del curricolo (es. istruzione professionale, istruzione tecnica, istruzione artistica).

La nota dell’Ufficio Scolastico Regionale prosegue con il richiamo all’assunzione degli oneri di legge da parte dei competenti Enti Locali (Amministrazioni Provinciali in relazione all’istruzione secondaria superiore, Amministrazioni Comunali in relazione agli altri gradi inferiori di scuola) e si conclude con l’elenco delle proposte che incidono sull’attuale organizzazione della rete scolastica, per le quali viene rilasciato il parere favorevole o negativo, ancorché deliberate favorevolmente dalle Amministrazioni Provinciali, cosi come riportato nei prospetti allegati “A”, “B” e “C”.

L’analitico e puntuale parere dell’Ufficio Scolastico Regionale, del quale è stata riportata ampia parte, costituisce una preziosa traccia ed agevola il compito affidato alla Regione.

Per quanto sopra detto non si può non concordare sull’opportunità di procedere con estrema cautela all’adozione di interventi sull’attuale situazione organizzativa della Scuola Secondaria di 2° grado, visto che non si potrà procedere all’attuazione del D.Lgs. 17.10.2005, n° 226, in attuazione della Legge 28.3.2003, n° 53, peraltro non condiviso dalla maggioranza delle Regioni, in quanto non sono state ancora definite le questioni relative all’attuazione del Titolo V della Costituzione, che vengono invece considerate pregiudiziali.

In base a tutte le considerazioni soprariportate è stato formulato il Piano di riordino per l’anno scolastico 2007/08 riportato negli allegati “A”, “B” e “C”, che viene posto all’attenzione della Giunta Regionale.

Si fa infine presente che il Ministero della Pubblica Istruzione ha emanato proprio nei giorni scorsi la Circolare n° 74 del 21.12.2006 (Prot. n° 11668), per fornire alle istituzioni scolastiche istruzioni ed indicazioni in ordine alle iscrizioni degli alunni alle scuole dell’infanzia e alle scuole di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2007/2008. Il termine ultimo di presentazione delle domande è fissato al 27 gennaio 2007.

Pertanto il presente provvedimento riveste carattere di urgenza, giustificata sia dalla circostanza che bisogna consentire alle scuole di svolgere una campagna informativa a favore degli studenti e delle loro famiglie in vista del termine di scadenza per la presentazione delle domande di iscrizione all’anno scolastico 2007/08 e sia perché bisogna consentire al competente Ufficio del MIUR di apportare le necessarie modifiche all’anagrafe delle scuole (nuovi codici meccanografici, ecc..), al fine di garantire al personale l’esercizio del diritto di mobilità verso le nuove istituzioni.

“Copertura finanziaria” ai sensi della L.R. n° 28/2001

Dal presente provvedimento non deriva alcun onere a carico del Bilancio regionale.

Il presente atto, ai sensi dell’art. 4, comma 4° lett. d) della Legge n° 7/97, è di competenza della Giunta Regionale.

L’Assessore relatore sulla base delle risultanze istruttorie come innanzi illustrate, propone alla Giunta l’adozione del seguente atto finale.

LA GIUNTA

Udita la relazione ed esaminata la proposta dell’Assessore;

Vista la sottoscrizione posta in calce al presente provvedimento dal Dirigente del Settore;

A voti unanimi espressi nei modi di legge;

DELIBERA

– di approvare il Piano Regionale di riordino della rete scolastica per l’anno scolastico 2007/2008, come si evince dai prospetti allegati “A”, “B”” e “C”, che fanno parte integrante della presente deliberazione e con le limitazioni ivi riportate;

– di dare atto che in virtù delle decisioni prese il numero delle istituzioni scolastiche autonome su base regionale rimane immutato, in quanto la fusione di due Scuole Secondarie di I’ grado a Francavilla Fontana, la sostituzione di due Istituti Comprensivi con una Scuola Secondaria di I’ grado a San Nicandro Garganico e l’accorpamento del Liceo Scientifico e dell’Istituto Tecnico Industriale a Mola di Bari, si compensano con lo sdoppiamento del Liceo in Classico e Scientifico sia a Trani che a Taranto e con l’autonomia al Liceo Scientifico di Rutigliano e che pertanto la distribuzione delle Scuole autonome in Puglia, per l’a.s. 2007/08, sarà quella riportata nel seguente prospetto: oltre ai Convitti Nazionali di Bari e di Lucera;

– di dare atto che l’effettivo funzionamento delle nuove sezioni associate o nuove istituzioni scolastiche, così come i nuovi indirizzi, le nuove specializzazioni o i nuovi corsi serali, è subordinato: alla formale assunzione degli oneri da parte degli Enti Locali competenti ai sensi della Legge n° 23/96, alla disponibilità di aule e laboratori ed alla presentazione di un congruo numero di iscrizioni;

– di demandare al Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia l’adozione dei provvedimenti necessari per dare attuazione al Piano regionale approvato con il presente provvedimento;

– di pubblicare il presente provvedimento sul BURP.