INCARICHI DI PROGETTAZIONE N 002510 DEL 17/05/2001 (BOLL. N 25 DEL 20/06/2001)

  • Emanante: 3
  • Regione: Toscana
  • Fonte: B.U.R.
  • Numero fonte: 26
  • Data fonte: 20/06/2001
1>decreto 4457/2000 e sue modifiche "bando multimisura por ob. 3 - modifica. misura d.4 - miglioramento delle risorse umane nel settore della ricerca e sviluppo tecnologico.

Abstract:

Con il presente provvedimento sono approvate le modifiche al bando multimisura p.o.r. obiettivo 3 al testo del bando.le modifiche riguardano: gli interventi finanziabili, le priorita e le modalita attuative. sono riformulati gli articoli relativi alle risorse, ai soggetti e alla presentazione delle domande. si apportano integrazioni alla griglia di valutazione e ai testi coordinati del bando completo di griglia e del formulario di presentazione dei progetti che sostituiscono i testi del decreto 4457/2000. e’ modificato l’elenco delle aree dell’obiettivo 2 relativo ai comuni e alla loro popolazione e sono aggiunte le aree ammissibili alla deroga di cui all’art.87 , par.3, lett.c) del “trattato”.

Obiettivi: – rafforzare il potenziale occupazionale nel settore della ricerca e sviluppo delle imprese toscane, mediante attivita` in grado di migliorare le opportunita` di inserimento lavorativo in particolare di giovani in uscita dall`Universita`; – contribuire al potenziamento delle attivita` di ricerca pubbliche e private indirizzate alla riqualificazione e innovazione del sistema produttivo. Tipologia interventi finanziabili: Aiuti alle persone Interventi individuali alle persone: a) attivita` di specializzazione e di aggiornamento tecnologico di lavoratori presso centri di ricerca e universita`; b) collocazione temporanea di ricercatori presso le imprese produttive e dei servizi; c) formazione di consulenti per il trasferimento tecnologico alle imprese; d) formazione in azienda per funzionari addetti alla valutazione tecnologica nell`area dei servizi finanziari e del trasferimento tecnologico. Spin off di impresa: e) azioni di supporto alla nascita di imprese tecnologiche (spin off delle grandi imprese e dei centri di ricerca, progetti innovativi, ecc.) Assistenza a strutture e sistemi Servizi di informazione e supporto: a) creazione di network della conoscenza a scala locale e regionale fra mondo della ricerca e mondo dell`impresa e delle sua associazioni; b) organizzazione di forum formativi e informativi sulla innovazione tecnologica applicata alla produzione. Studi e ricerche di interesse della misura (ad es. rapporti tra sistema delle imprese e centri di ricerca, ecc.). Misure di accompagnamento Informazione e pubblicizzazione sulle opportunita` esistenti: a) iniziative di informazione e pubblicizzazione sulle opportunita` esistenti rivolte ai giovani, alle imprese, ai centri di ricerca, alle universita`; b) creazione di strumenti multimediali per la informazione e pubblicizzazione. Misure necessarie a favorire l`accesso e la fruizione dei servizi offerti da parte di soggetti non completamente autonomi: c) attivazione di misure utili alla fruizione dei servizi offerti da parte di soggetti non completamente autonomi mettendo a disposizione interventi quali: sostegni individuali, ricorso ad ausilii informatici ed elettronici, materiale didattico adeguato, adozione di metodologie formative e dispositivi organizzativi mirati ai fabbisogni specifici dei soggetti in condizione di disabilita`; d) programmi di sensibilizzazione nei confronti delle aziende per favorire l`accesso ai ricercatori disabili. Soggetti proponenti: imprese, enti pubblici, agenzie formative, soggetti destinatari nel caso di assegnazione voucher e buoni individuali. Soggetti destinatari dell`intervento: Occupati e disoccupati giovani e adulti. Copertura geografica: territorio regionale. Priorita` : (sino 30 punti) a) pari opportunita`: 6 punti. b) societa` dell`informazione: 6 punti. c) integrazione di soggetti: 6 punti. d) percorso integrato: 6 punti. e) nuovi bacini di impiego: 6 punti. Punteggi per l`assegnazione degli interventi alle persone: 35 punti. I punteggi sono attribuiti come specificato nella griglia di valutazione allegata. *** Misura E1: Promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro. Obiettivi perseguiti: – promuovere l`attivazione di interventi che integrino orientamento/formazione/istruzione/politiche del lavoro; – promuovere le pari opportunita` di occupazione, attraverso la sperimentazione di percorsi integrati comprendenti azioni di orientamento, formazione, consulenza e misure volte ad accompagnare l`accesso al lavoro o a migliorare la posizione posseduta. Occorre in tale ambito dare rilievo alla sperimentazione di nuove qualifiche e specializzazioni, in particolare nei nuovi bacini di impiego, nei ruoli e nelle professioni nelle quali le donne sono sottorappresentate o, viceversa, fortemente presenti; – promuovere lo sviluppo e il consolidamento dell`imprenditorialita`/lavoro autonomo femminile, attraverso azioni volte alla creazione o al potenziamento, a livello locale, di servizi ad hoc (comprese le Banche del Tempo) finalizzati a facilitare le fasi di avvio, di consolidamento e di sviluppo di imprese femminili; – favorire percorsi integrati di inserimento sociale, culturale e lavorativo per donne immigrate in aree a forte densita` immigratoria. – incentivare lo scambio di esperienze e la diffusione delle buone prassi a livello interregionale e transnazionale. Tipologia interventi finanziabili: Aiuti alle persone: a) percorsi integrati di orientamento, counselling, formazione, tutoring volti a favorire l`inserimento/reinserimento nel mercato del lavoro; b) iniziative finalizzate a favorire l`inserimento/reinserimento lavorativo, sia dipendente che autonomo, attraverso il rafforzamento delle competenze; c) percorsi integrati di formazione e consulenza rivolte a future e neo imprenditrici con particolare attenzione alle fasi di preavvio e consolidamento dell`impresa; Misure di accompagnamento: a) iniziative di promozione dell`imprenditorialita` femminile, concertate con le parti sociali, enti pubblici e privati, anche al fine della creazione di una rete di supporto alle imprese femminili avviate o in fase di avvio; b) programmi di diffusione delle opportunita` connesse agli incubatori di impresa al femminile; c) interventi di consolidamento degli incubatori di impresa femminile d) sperimentazione di nuove figure professionali quali figure di sostituzione in grado di venire incontro alle esigenze delle imprenditrici e delle lavoratrici autonome in caso di allontanamento temporaneo dal lavoro (formazione, aggiornamento, cura di se`, esigenze familiari). e) informazione e pubblicizzazione delle opportunita` di inserimento/reinserimento delle donne nel mercato del lavoro; f) misure necessarie a favorire l`accesso e la fruizione dei servizi offerti da parte di soggetti non completamente autonomi; Assistenza a strutture e sistemi a) studi e indagini finalizzate alla sperimentazione proposta. b) modellizzazione e trasferimento buone prassi. Soggetti proponenti: Enti Pubblici e privati, agenzie formative, imprese. Destinatari: donne giovani e adulte, occupate e disoccupate, immigrate, imprese. Copertura geografica: regionale. Priorita` (sino 30 punti): a) approccio individualizzato:5 punti. b) societa` dell`informazione: 5 punti c) cooperazione con partners transnazionali o interregionali: 4 punti. d) percorsi integrati: 5 punti. e) integrazione di soggetti: 4 punti; f) azioni formative volte alla acquisizione di qualifiche/specializzazioni/professionalita` che vadano ad innovare settori tradizionalmente a forte presenza femminile, o che promuovano nuovi servizi a sostegno dell`imprenditorialita` e del lavoro autonomo femminile: 4 punti; g) percorsi di integrazione socio-culturale-lavorativa per donne immigrate in aree a forte densita` immigratoria: 3 punti. Art. 5 Durata dei progetti. I progetti devono di norma concludersi entro 12 mesi dal loro inizio. Progetti di durata pluriennale possono essere finanziati solo in ragione della particolare natura e complessita` degli stessi. Tale durata nonche` la relativa motivazione devono essere esplicitamente indicate nel progetto. Art. 6 Definizioni e specifiche modalita` attuative. Definizione delle priorita` La valutazione dei progetti terra` conto, nell`attribuzione dei punteggi, del conseguimento di alcuni obiettivi prioritari della programmazione comunitaria, come indicato nell`art. 4. A parte le priorita` di natura specifica delle singole misure, per le quali si rimanda al citato art. 4, le priorita` generali attinenti le azioni che si intende attuare con il presente bando sono le seguenti: – campi trasversali d`intervento del FSE: pari opportunita`, societa` dell`informazione, iniziative locali; – progetti integrati; – integrazione tra soggetti; – percorsi individualizzati; – nuovi bacini d`impiego. Tali priorita` sono da intendersi come segue. A. I progetti dovranno tener conto dei tre campi trasversali d`intervento del FSE, come indicati nel PO OB. 3 della Regione Toscana, in particolare nella descrizione della strategia e delle singole misure. In via generale tali priorita` possono essere perseguite come segue: – pari opportunita`: e` perseguita con una logica di intervento fondata sul mainstreaming sia garantendo una presenza femminile che orientativamente rifletta la situazione del mercato del lavoro, sia promuovendo azioni specifiche come enunciate nel POR e nel complemento di programmazione. Per tutte le misure quindi i progetti devono esplicitamente contenere azioni atte ad assicurare tale priorita`, indicando: un obiettivo quantificato della presenza di destinatari per genere, le modalita` di accesso ed attuative tali da favorire e consentire l`accesso e la fruizione da parte delle donne, l`eventuale collegamento con azioni di sensibilizzazione, informazione, promozione, e accordi tra le parti sociali realizzate da altri soggetti/progetti gia` esistenti a livello locale oppure da attivare nel caso della presentazione di un progetto integrato (per le misure A.2, A.3,), il collegamento con servizi finalizzati a conciliare la vita familiare con l`inserimento in misure attive (per tutte le misure), l`attivazione di servizi finalizzati a rimuovere le condizioni di disagio e/o conciliare la vita familiare con l`inserimento in misure attive (per la misura B.1), la conciliazione tra la propensione alla flessibilita` e la salvaguardia delle aspettative di carriera e di permanenza sul lavoro (per la misura D.1). Ai fini dell`assegnazione del punteggio aggiuntivo, le modalita` per il perseguimento di tale priorita` devono essere chiaramente esplicitate; – iniziative locali: si tratta di assicurare l`integrazione tra le politiche attive del lavoro e le diverse forme di partenariato locale al fine di rafforzare i processi di sviluppo locale. I progetti dovranno quindi indicare: le eventuali relazioni con fabbisogni di sviluppo settoriale e territoriale, programmi e progetti di sviluppo locale, strumenti di programmazione negoziata, e altre intese di partenariato economico e sociale; – societa` dell`informazione”: e` una priorita` da perseguire sia nell`ambito del sistema dell`apprendimento sia nell`ambito del mondo del lavoro, sia nel sistema delle imprese. In relazione alla specificita` di intervento delle singole misure messe a bando i progetti dovranno esplicitare: l`utilizzo di tecnologie dell`informazione e della comunicazione nella progettazione e nelle modalita` di erogazione delle attivita` (es. FAD), l`erogazione di moduli/percorsi formativi riferibili all`apprendimento di tecnologie multimediali ed informatiche, l`eventuale sperimentazione di forme di telelavoro (per le misure A.2, A.3, B.1, C.3, C.4, D.1, E.1), il sostegno alla nascita e al consolidamento di piccole e medie imprese nel settore (per la misura D.3). Per dare luogo al punteggio di priorita` tali aspetti non devono essere di impatto marginale, ma rappresentare il nucleo essenziale delle attivita` proposte o comunque una parte consistente nell`ambito del progetto. La sola produzione di CD, in assenza di FAD on-line anche integrata con diverse metodologie didattiche (frontali, esercitazioni ecc.), o il semplice rispetto dell`obbligo concernente la “Societa` dell`informazione”, di cui all`articolo 4 del presente bando non danno di per se` diritto al punteggio aggiuntivo di priorita`. B. I progetti dovranno preferibilmente adottare un approccio integrato in termini di azioni (progetto integrato) e di soggetti (integrazione soggetti). Per progetto integrato si intende un progetto che preveda al suo interno differenti tipologie di interventi che definiscano una filiera logica e sequenziale (ad es. informazione, orientamento, formazione, bilancio delle competenze, esperienze di lavoro, incentivi, ecc.). Tale integrazione deve essere coerente e funzionale alla natura del progetto. L`integrazione puo` essere realizzata: – all`interno di un`unica misura ovvero tra le diverse misure messe a bando. In tale ultimo caso nel progetto dovranno essere indicate chiaramente le misure di riferimento, le parti/elementi progettuali ed i destinatari che ad esse si riferiscono nonche` la relativa quota finanziaria imputata a ciascuna misura. Dovra` in ogni caso essere indicata la misura di prevalente riferimento; – tra le azioni di una specifica tipologia (aiuti alle persone o misure di accompagnamento o assistenza a strutture e sistemi) oppure tra azioni di diverse tipologie. Integrazione soggetti. Ai fini dell`attribuzione del punteggio aggiuntivo di priorita` per integrazione di soggetti e` da intendersi la costituzione formale di un partenariato, al fine di proporre e realizzare in comune il progetto. Per “costituzione formale di partenariato” e` da intendersi specificatamente: 1 – ATI o Consorzio, nel caso in cui tutti i partners siano soggetti privati); 2- ATS o Consorzio, nel caso in cui i soggetti partners siano sia pubblici che privati; 3 convenzioni o atti analoghi nel caso in cui l`intero partenariato sia costituito da soggetti pubblici. Il riconoscimento della priorita` presuppone che il partenariato sia costituito fra “soggetti” che ricoprano “ruoli-chiave” nell`ambito della specifica politica inerente la singola misura o le azioni proposte e che si assumano un ruolo specifico e significativo nell`ambito del progetto presentato; presuppone altresi` la diversa natura dei suddetti soggetti. (Non e` considerabile “integrazione fra soggetti”, ad esempio, un partenariato costituito da due o piu` agenzie formative). Partenariati non formalmente costituiti nelle forme e con le modalita` elencate sopra sono comunque ammissibili. Essi non comportano l`attribuzione del punteggio aggiuntivo di priorita`, ma vengono comunque tenuti in debita considerazione in sede di valutazione di merito del progetto. C. I progetti dovranno adottare un approccio/percorso individualizzato tenendo conto delle caratteristiche dei singoli destinatari degli interventi, dello specifico fabbisogno di sostegno in relazione alla loro posizione sul mercato del lavoro e delle potenzialita` di inserimento lavorativo esistenti, nonche` di modalita` attuative dell`intervento flessibili, calibrate il piu` possibile sulle esigenze individuali. Il punteggio aggiuntivo viene attribuito solo se sono sufficientemente esplicitate le modalita` operative con le quali si intende attuare tale approccio. D. La priorita` assegnata ai nuovi bacini d`impiego riguarda i progetti che si riferiscono, in modo sostanziale e non marginale, ai settori individuati a livello europeo come ad alto potenziale di crescita occupazionale. I settori sono i seguenti: – Servizi quotidiani: servizi di cura a domicilio, cura dei bambini, nuove tecnologie dell`informazione e comunicazione, assistenza ai giovani in difficolta`; – Servizi per migliorare la qualita` della vita: miglioramento delle residenze, sicurezza, trasporti pubblici locali, riqualificazione aree urbane, commercio di prossimita`; – Servizi culturali e per il tempo libero: turismo, settore degli audiovisivi, patrimonio culturale, sviluppo culturale locale; – Servizi ambientali: gestione dei rifiuti, gestione delle acque, protezione delle aree protette, monitoraggio dell`inquinamento. E. Alcune azioni delle misure A2, A3 e D1 richiedono che le attivita` vengano svolte nell`ambito della programmazione negoziata. Tali azioni, pena la non ammissibilita`, richiedono pertanto almeno la localizzazione degli interventi nelle stesse aree su cui insistono strumenti di programmazione negoziata adottati in Toscana, potendone in tal modo integrare gli impatti a livello territoriale, anche solo in via indiretta. I principali strumenti di programmazione negoziata sono: Patto territoriale: accordo promosso da enti locali, parti sociali o da altri soggetti pubblici e privati relativo all`attuazione di un programma di interventi caratterizzato da specifici obiettivi di promozione dello sviluppo locale. Contratto d`area: intervento funzionale alla realizzazione di un ambiente economico favorevole alla nascita di nuove imprese e quindi alla creazione di occupazione nelle aree di crisi e di emergenza occupazionale; Contratto di programma: strumento attraverso il quale soggetti pubblici e privati realizzano, in aree definite, piani organici di investimenti produttivi (insediamenti di grandi imprese o di gruppi industriali); Accordo di programma: si attua per la definizione e l`attuazione di opere, di interventi o di programmi di intervento (interventi infrastrutturali) che, per la loro completa realizzazione, richiedono l`azione integrata e coordinata di comuni, province, regioni o di altri soggetti pubblici; Programmi locali di sviluppo: i programmi locali di sviluppo sono strumenti di programmazione integrata promossi – autonomamente o su iniziativa dei comuni, delle autonomie funzionali o delle parti sociali – coordinati e formalizzati dalle Province. Ad essi e` data attuazione anche mediante accordi di programma, patti territoriali e altri istituti negoziali o convenzionali. Gli strumenti sopra elencati sono disciplinati dalle seguenti norme: Legge 23 dicembre 1996, n 662, integrata dalla delibera Cipe del 21 marzo 1997; LR 29 luglio 1998, n 41, Incentivazione a sostegno di programmi locali di sviluppo sostenibile; LR 11agosto 1999, n 49, Norme in materia di programmazione regionale. Modalita` attuative delle riserve finanziarie e della normativa comunitaria sugli aiuti di Stato A. Approccio preventivo. Per quanto attiene agli aiuti alle persone previsti nelle misure A.2 e A.3, in fase attuativa andranno assicurate le condizioni atte a garantire l`ammissibilita` delle azioni a ciascuna misura tenendo conto della tipologia dei destinatari, che sono differenziati sulla base della durata del periodo di disoccupazione. Per tale motivo la rilevazione del carattere preventivo (misura A.2) o curativo (misura A.3) delle azioni alle persone richiede di individuare, per ciascun destinatario: i) la data di inizio dello stato di disoccupazione e ii) la data di offerta di una misura attiva del lavoro. Tali date consentiranno di definire la natura preventiva o curativa dell`azione che si intende realizzare e dunque di garantire la pertinenza dell`azione stessa con la misura in cui e` stata finanziata. i) In merito al primo punto, l`inizio dello stato di disoccupazione puo` essere derivato dalla ricostruzione della situazione soggettiva dei potenziali destinatari delle azioni. La data di inizio dello stato di disoccupazione e` da intendersi come segue: – nel caso dei disoccupati in senso stretto (persone che hanno perso un precedente posto di lavoro), delle persone in cerca di prima occupazione e delle persone in contratto di apprendistato o altro contratto a causa mista, la data iniziale e` rappresentata dalla data piu` recente tra le seguenti: la conclusione di un`attivita` lavorativa (incluse anche le forme di lavoro temporaneo e atipico senza limiti minimi di tempo), che non necessariamente comporta la cancellazione dalle attuali liste di collocamento; la conclusione della frequenza ad una misura di politica attiva del lavoro; la conclusione di un percorso scolastico (anche nel caso di abbandono); l`iscrizione o re-iscrizione alle liste di collocamento; – nel caso delle persone in CIG straordinaria, la data iniziale da assumere e` in questo caso rappresentata dalla data piu` recente tra le seguenti: l`iscrizione alla CIG straordinaria; la conclusione della frequenza ad una misura di politica attiva del lavoro; – nel caso delle persone inattive (casalinghe, studente, militare di leva, altro inattivo), la data iniziale puo` essere rappresentata dalla data di iscrizione alle liste di collocamento, da considerare come requisito per l`accesso alle azioni finanziate dal FSE; – nel caso di stranieri immigrati o di immigrazione di ritorno, le date iniziali proposte nei casi di disoccupazione possono essere sostituite da quelle che registrano l`inizio della presenza sul territorio nazionale, attraverso il permesso di soggiorno o il cambio di residenza dal paese straniero all`Italia. La rilevazione del periodo di disoccupazione dovra` essere effettuata dai soggetti attuatori delle azioni al momento della selezione dei candidati alle attivita`, i quali dovranno produrre una autocertificazione della data di inizio dello stato di disoccupazione, o altro documento probatorio. La Regione provvedera` in un momento successivo a fornire un modello standard per l`autocertificazione. ii) In merito al secondo punto, riguardante la data di offerta di una misura attiva alla quale definire il carattere preventivo o curativo di una azione, essa e` rappresentata dalla data di assegnazione, iscrizione, ammissione, ecc. da specificare in dettaglio in base alla tipologia di attivita` di una determinata persone ad una attivita` finanziata dal FSE. Nel caso particolare dell`apprendistato e di altre eventuali forme di contratti a causa mista, la data alla quale riferire la natura dell`approccio (preventivo o curativo) e` rappresentata dal momento in cui il singolo individuo e` assegnato a tale contratto, prescindendo dal momento in cui viene erogata la formazione esterna finanziata dal FSE. Si fa tuttavia presente che i contratti di apprendistato gia` in essere al 31 dicembre 1999 sono esclusi dalla possibilita` di co-finanziamento all`interno della misura A.2. Le definizioni che precedono sono da considerarsi transitorie fino all`entrata in vigore delle anagrafi individuali che faranno capo ai servizi per l`impiego, le quali sostituiranno la procedura sopra indicata al punto i) per la individuazione della data di inizio del periodo di disoccupazione. B. PMI. Le risorse che saranno destinate alle azioni di formazione aziendale nella misura D1 (realizzabili tra gli aiuti alle persone: azioni a), b), c)) dovranno essere concentrate per l`80% a favore delle piccole e medie imprese, individuate secondo la definizione comunitaria riportata di seguito. 1. Le piccole e medie imprese sono definite come imprese: – aventi meno di 250 dipendenti, e – aventi: – o un fatturato annuo non superiore a 40 milioni di Euro (equivalenti a Lire 77.450.800.000); – un attivo dello stato patrimoniale non superiore a 27 milioni di Euro (equivalenti a Lire 52.279.290.000); e in possesso del requisito di indipendenza definito al punto 2. 2. Sono considerate imprese indipendenti quelle il cui capitale o i cui diritti di voto non sono detenuti per il 250 piu` da una sola impresa, oppure, congiuntamente, da piu` imprese non conformi alla definizione di PMI o di piccola impresa, secondo il caso. Questa soglia puo` essere superata nelle due fattispecie seguenti: – se l`impresa e` detenuta da societa` di investimenti pubblici, societa` di capitali di rischio o investitori istituzionali, a condizione che questi non esercitino alcun controllo, individuale o congiunto, sull`impresa; – se il capitale e` disperso in modo tale che sia impossibile determinare da chi e` detenuto e se l`impresa dichiara di poter legittimamente presumere che non e` detenuto per il 250 piu` da una sola impresa, oppure, congiuntamente, da piu` imprese non conformi alla definizione di PMI o di piccola impresa, secondo il caso. C. Aree Obiettivo 2. Al fine di destinare a favore delle aree Obiettivo 2 le risorse individuate all`art. 7, la localizzazione dell`azione viene valutata sulla base dei seguenti requisiti: – sede dell`unita` locale, nel caso di azioni di formazione aziendale e di consulenza/servizio alle imprese, queste ultime previste nelle misure D1 (aiuti alle persone: azione c)) e D3 (misure di accompagnamento: azione d)); – residenza dei destinatari degli interventi nel caso degli altri aiuti alle persone. Le aree rientranti nell`obiettivo 2 sono riportate nell`elenco allegato al presente avviso. D. Aiuti di Stato. Tenendo presente la natura delle attivita` oggetto del presente bando, le azioni che si configurano come aiuti di Stato e che devono quindi rispettare le normative comunitarie in materia sono le seguenti: – misura A2. Aiuti alle persone: azione f) (aiuti all`occupazione); – misura A3. Aiuti alle persone: azione f) (aiuti all`occupazione); – misura B1. Misure di accompagnamento: azione f) (potenziamento delle cooperative sociali di tipo B) e Aiuti alle persone: lettera g) aiuti occupazione e incentivi all`impresa e autoimpiego. – misura D1. Aiuti alle persone: azioni a), b), c) (formazione continua e promozione del telelavoro); – misura D3. Aiuti alle persone: azione b), c), d), e) (spin off aziendali, inserimento in imprese familiari, emersione dal lavoro irregolare, incentivi creazione impresa); Misure di accompagnamento: azione d) (consulenza per emersione dal lavoro irregolare); – misura D4. Aiuti alle persone: azione e) (azioni di supporto alla nascita di imprese tecnologiche); – misura E1. Aiuti alle persone: azione c) (preavvio e consolidamento di imprese femminili). Le normative comunitarie applicabili sono le seguenti: – regolamento CE n. 68/2001 del 12 gennaio 2001 relativo all`applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti destinati alla formazione; – regolamento CE n. 69/2001 del 12 gennaio 2001 relativo all`applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti d`importanza minore (“de minimis”) Tali Regolamenti trovano applicazione alle azioni che si configurano come aiuti di Stato nel modo che segue: – nel caso della formazione prevista alla misura D1 Aiuti alle persone: azioni a), b), c), potra` essere applicata, lasciando facolta` di scelta all`ente proponente, da esplicitare in sede di presentazione delle domande di finanziamento, sia la normativa de minimis che quella prevista al Regolamento 68/2001 sugli aiuti alla formazione; – nel caso delle altre azioni (sopra elencate) che si configurano come aiuti di Stato i contributi saranno disposti sulla base della disciplina del Regolamento 69/2001 relativa agli aiuti de minimis. Si riportano di seguito le regole comunitarie che disciplinano l`ammissibilita` agli aiuti di Stato da parte delle imprese, mentre si rimanda all`art. 7 per la determinazione del livello di contributo riconoscibile. Regime di aiuti alla formazione (Regolamento CE n. 68/2001) Possono beneficiare degli aiuti inclusi nel regime di cui al Regolamento citato imprese grandi, medie e piccole. La disciplina prevista in tale Regolamento si applica ai progetti formativi presentati sia direttamente dalle imprese, sia dagli enti formativi, rilevando esclusivamente il fatto che l`impresa e`, in ambedue i casi, beneficiaria dell`attivita` formativa e del contributo. I seguenti casi risultano inammissibili al regime di aiuti alla formazione: – settore siderurgico; – progetti di formazione o riqualificazione dei lavoratori di imprese “in crisi” secondo gli Orientamenti comunitari sugli aiuti per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficolta` (GUCE serie C 288 del 9.10.1999), interessate da un processo di operazioni di salvataggio o ristrutturazione per le quali esse ricevono aiuti pubblici; – importo dell`aiuto relativo ad un`impresa per un singolo progetto che sia superiore ad 1 milione di euro. Regime de minimis (Regolamento CE n. 69/2001) Possono beneficiare degli aiuti inclusi nel regime di cui al Regolamento citato imprese grandi, medie e piccole. La disciplina prevista in tale Regolamento si applica ai progetti formativi presentati sia direttamente dalle imprese, sia dagli enti formativi, rilevando esclusivamente il fatto che l`impresa e`, in ambedue i casi, beneficiaria dell`attivita` formativa e del contributo. I seguenti casi risultano inammissibili al regime di aiuti alla formazione: – settore siderurgico; – progetti di formazione o riqualificazione dei lavoratori di imprese “in crisi” secondo gli Orientamenti comunitari sugli aiuti per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficolta` (GUCE serie C 288 del 9.10.1999), nell`ambito di operazioni di salvataggio o ristrutturazione; – settore dei trasporti; – attivita` legate alla produzione, alla trasformazione o alla commercializzazione dei prodotti di cui all`allegato I del trattato (le imprese agrituristiche sono invece ammesse). Tali attivita` sono le seguenti: Numeri della nomenclatura Denominazione dei prodotti di Bruxelles CAPITOLO 1 Animali vivi CAPITOLO 2 Carni e frattaglie commestibili CAPITOLO 3 Pesci, crostacei e molluschi CAPITOLO 4 Latte e derivati del latte; uova di volatili; miele naturale CAPITOLO 5 05.04 Budella, vesciche e stomachi di animali, interi o in pezzi, esclusi quelli di pesce 05.15 Prodotti di origine animale, non nominati ne` compresi altrove; animali morti dei capitoli 1 e 3, non atti all`alimentazione umana CAPITOLO 6 Piante vive e prodotti della floricoltura CAPITOLO 7 Legumi, ortaggi, piante, radici e tuberi, mangerecci CAPITOLO 8 Frutta commestibile; scorze di agrumi e di meloni CAPITOLO 9 Caffe`, te` e spezie, escluso il mate` CAPITOLO 10 Cereali CAPITOLO 11 Prodotti della macinazione; malto; amidi e fecole; glutine, inulina CAPITOLO 12 Semi e frutti oleosi; semi, sementi e frutti diversi; piante industriali e medicinali; paglie e foraggi CAPITOLO 13 13.03 Pectina CAPITOLO 15 15.01 Strutto ed altri grassi di maiale pressati o fusi; grasso di volatili pressato o fuso 15.02 Sevi (della specie bovina, ovina e caprina) greggi e fusi, compresi i sevi detti “primo sugo” 15.03 Stearina solare; oleo-stearina; olio di strutto e oleomargarina non emulsionata, non mescolati ne` altrimenti preparati 15.04 Grassi e oli di pesci e di mammiferi marini, anche raffinati 15.07 Oli vegetali fissi, fluidi o concreti, greggi, depurati o raffinati 15.12 Grassi e oli animali o vegetali idrogenati anche raffinati, ma non preparati 15.13 Margarina, imitazioni dello strutto e altri grassi alimentari preparati 15.17 Residui provenienti dalla lavorazione delle sostanze grasse, o delle cere animali o vegetali CAPITOLO 16 Preparazioni di carni, di pesci, di crostacei e di molluschi CAPITOLO 17 17.01 Zucchero di barbabietola e di canna, allo stato solido 17.02 Altri zuccheri; sciroppi; succedanei del miele, anche misti con miele naturale; zuccheri e melassi, caramellati 17.03 Melassi, anche decolorati 17.05 Zuccheri, sciroppi e melassi aromatizzati o coloriti (compreso lo zucchero vanigliato, alla vaniglia o alla vaniglina), esclusi i succhi di frutta addiziotali di zucchero in qualsiasi proporzione CAPITOLO 18 18.01 Cacao in grani anche infranto, greggio o torrefatto 18.02 Gusci, bucce, pellicole e cascami di cacao CAPITOLO 20 Preparazioni di ortaggi, di piante mangerecce, di frutti e di altre piante o parti di piante CAPITOLO 22 22.04 Mosti di uva parzialmente fermentati anche mutizzati con metodi diversi dall`aggiunta di alcole 22.05 Vini di uve fresche; mosti di uve fresche mutizzati con l`alcole (mistelle) 22.07 Sidro, sidro di pere, idromele ed altre bevande fermentate Ex 22.08 22.09 Alcole etilico, denaturato o no, di qualsiasi gradazione, ottenuto a partire da prodotti agricoli compresi nell`allegato I del trattato, ad esclusione di acquaviti, liquori ed altre bevande alcoliche, preparazioni alcoliche composte (dette estratti concentrati) per la fabbricazione di bevande 22.10 Aceti commestibili e loro succedanei commestibili CAPITOLO 23 Residui e cascami delle industrie alimentari; alimenti preparati per gli animali CAPITOLO 24 24.01 Tabacchi greggi o non lavorati; cascami di tabacco CAPITOLO 45 45.01 Sughero naturale greggio e cascami di sughero; sughero frantumato, granulato o polverizzato CAPITOLO 54 54.01 Lino greggio, macerato, stigliato, pettinato o altrimenti preparato, ma non filato; stoppa e cascami (compresi gli sfilacciati) CAPITOLO 57 57.01 Canapa (Cannabis sativa) greggia, macerata, stigliata, pettinata o altrimenti preparata, ma non filata; stoppa e cascami (compresi gli sfilacciati) Ai fini della dichiarazione che le imprese devono rilasciare in merito al rispetto della regola del de minimis, gli aiuti ricevuti a titolo degli Obiettivi comunitari della programmazione 1994-1999 FSE non devono essere conteggiati per la verifica del rispetto del tetto dei 100.000 Euro previsto dalla normativa comunitaria. Sempre ai fini del rilascio di tale dichiarazione, i contributi de minimis ricevuti nei tre anni precedenti vanno calcolati con riferimento alla specifica impresa che richiede il contributo pubblico a valere sull`Obiettivo 3, e dunque alla sua attuale realta` economico-giuridica. Di conseguenza, se nei tre anni precedenti periodo per il quale calcolare i contributi de minimis ricevuti – l`impresa ha modificato ramo di attivita` (come desumibile dal codice attivita` rilasciato all`atto dell`attribuzione della partita IVA, o analoga registrazione), il calcolo dei contributi deve partire dal momento in cui tale modifica e` intervenuta, non rilevando per il rispetto della regola de minimis quanto ricevuto precedentemente alla modifica stessa. Nel caso di semplice modificazione della ragione sociale della societa` (ad esempio il passaggio da srl a spa), o di cambiamento nella denominazione, oppure nella compagine azionaria o nei poteri societari, il soggetto conserva sostanzialmente la stessa realta` economico-giuridica, e quindi non applicandosi quanto detto sopra il calcolo dei contributi de minimis ricevuti nei tre anni precedenti dovra` riferirsi anche agli aiuti ricevuti a tale titolo precedentemente alla modifica intervenuta. La dichiarazione de minimis deve riguardare tutti i contributi ricevuti nel triennio precedente dall`impresa che richiede il contributo, indipendentemente dalle unita` locali o unita` produttive per le quali i contributi sono stati ricevuti. Al momento della presentazione dei progetti viene richiesta una semplice autocertificazione attestante il rispetto del vincolo dei 100.000 euro nei tre anni precedenti la scadenza del bando multimisura, secondo le specifiche riportate nel facsimile allegato al formulario. Successivamente, e solo per i progetti che saranno dichiarati ammessi a contributo, verra` richiesto il dettaglio dei contributi ricevuti a titolo de minimis al fine di verificare la correttezza dell`autocertificazione rilasciata dall`impresa. In questa seconda fase, il dettaglio dei contributi de minimis ricevuti deve prendere in considerazione un periodo di tre anni precedente la data di concessione del contributo. Le imprese siderurgiche possono presentare comunque progetti di formazione assoggettati alla normativa sugli aiuti di stato e tuttavia il loro finanziamento, come aiuto singolo al di fuori dei regimi adottati, e` subordinato all`approvazione da parte della Commissione europea della notifica con cui la Regione Toscana procedera` ad inoltrare la richiesta di aiuto avanzata dalla singola impresa. <> Sul presente bando sono presentabili: – progetti regionali, ovvero riguardanti la sola Toscana; – progetti interregionali che prevedono azioni dislocate anche in altra/e regione/i italiane. I progetti interregionali dovranno essere corredati da adesione sottoscritta da altra/e Regione/i italiana/e. Art. 7 Risorse disponibili e vincoli finanziari. <> Per l`attuazione del presente bando nel periodo 2000-2002 e` disponibile la cifra complessiva di L. 52.626.000.000 (Euro 27.179.061), di cui per le aree ob. 2 almeno L. 12.735.492.000 (Euro 6.577.333), ripartita sulle diverse misure cosi` come specificato piano finanziario allegato al presente bando. Le risorse stanziate per il 2000-2001 saranno assegnate ai progetti finanziabili presentati alle scadenze 16/10/2000 e 31/1/2001, sino ad esaurimento delle stesse. Qualora, dopo le due scadenze richiamate, non risultassero interamente assegnate saranno disponibili per le scadenze successive. Le risorse 2002 saranno assegnate a partire dalle scadenze successive a quelle indicate sopra, sino ad esaurimento delle stesse. La Regione Toscana stabilisce l`ulteriore finanziamento disponibile per il periodo 2003-2004 entro il giugno del 2002. La quantificazione finanziaria per i periodi successivi sara` altresi` disposta entro il mese di giugno dell`anno precedente al periodo cui il finanziamento si riferisce. <> Il finanziamento delle attivita` di cui alla misura D1 (limitatamente alla formazione aziendale) e` riservato per l`80% alle PMI. Per i progetti interregionali e` riservata una quota complessiva per l`intero triennio di L. 10.525.200.000.(euro 5.435.812) pari al 20 0elle risorse previste dal presente bando. <> A. Aiuti di Stato alla formazione Nel caso delle azioni di formazione di cui alla misura D1 che configurano aiuti di Stato, il contributo percentuale massimo dipende dal regime di aiuto che sara` scelto dal soggetto proponente, e precisamente: – Nel caso del de minimis: 80 0el costo totale; – Nel caso del regime di aiuto in applicazione del Regolamento CE n. 68/2001: le percentuali sotto riportate: PROGETTI DI FORMAZIONE GENERALE Aree art. 87.3 c) Trattato CE % Altre aree % PMI Grandi imprese PMI Grandi imprese Categorie 85 65 80 60 svantaggiate Altre categorie 75 55 70 50 di destinatari PROGETTI DI FORMAZIONE SPECIFICA Aree art. 87.3 c) Trattato CE % Altre aree % PMI Grandi imprese PMI Grandi imprese Categorie 50 40 45 35 svantaggiate Altre 40 30 35 25 categorie di destinatari Ai fini dell`individuazione della percentuale di contributo applicabile allo specifico progetto, si fa presente quanto segue: – Per l`attuazione del presente bando e` ritenuta “generale”: la formazione interaziendale, cioe` la formazione organizzata congiuntamente da diverse imprese indipendenti (ai sensi della normativa comunitaria che definisce le PMI, sopra citata) ovvero di cui possono beneficiare i dipendenti di diverse imprese; la formazione aziendale riguardante i profili professionali contenuti nel catalogo regionalw oppure la formazione per profili dei quali si richiede l`inserimento nel catalogo stesso. L`attestazione in merito viene fornita dalla Regione; – Tuttavia i corsi di formazione che prevedono come destinatariesclusivamente titolari d`azienda, lavoratori autonomi e/o soci di cooperative anche associati tra di loro in uno stesso corso – si configurano come formazione specifica, anche se realizzati su base interaziendale; – Ai fini dell`applicazione della maggiorazione di contributo prevista per le aree ammesse a beneficiare degli aiuti a finalita` regionale di cui all`articolo 87, paragrafo 3, lettera c) del trattato, si rammenta che va presa in considerazione la sede dell`unita` locale nella quale operano i lavoratori interessati dall`attivita` formativa, e non la sede legale dell`impresa oppure quella dove si svolge l`attivita` formativa; – Per piccole e medie imprese s`intendono quelle definite sulla base della normativa comunitaria (Raccomandazione della Commissione del 3 aprile 1996, pubblicata sulla GUCE L 107 del 30.4.1996), illustrata all`art. 6; – Le categorie svantaggiate di lavoratori che godono della maggiorazione del contributo del 10ono le seguenti: – qualsiasi giovane di meno di 25 anni che non abbia in precedenza ancora ottenuto il primo impiego retribuito regolarmente (solo se assunto da non piu` di 6 mesi alla data di scadenza dell`avviso pubblico sul quale viene richiesto l`aiuto); – qualsiasi persona affetta da un grave handicap fisico, mentale o psichico, che sia tuttavia in grado di entrare nel mercato del lavoro; – qualsiasi lavoratore migrante che si sposta o si e` spostato all`interno della Comunita` o diviene residente nella Comunita` per assumervi un lavoro e necessita di una formazione professionale e/o linguistica; – qualsiasi persona che desideri riprendere un`attivita` lavorativa dopo un`interruzione di almeno tre anni, in particolare qualsiasi persona che abbia lasciato il lavoro per la difficolta` di conciliare vita lavorativa e vita familiare (solo se assunta da non piu` di 6 mesi alla data di scadenza dell`avviso pubblico sul quale viene richiesto l`aiuto); – qualsiasi persona di piu` di 45 anni priva di un titolo di studio di livello secondario superiore; – qualsiasi disoccupato di lungo periodo, ossia una persona senza lavoro ad oltre 12 mesi consecutivi (solo se assunto da non piu` di 6 mesi alla data di scadenza dell`avviso pubblico sul quale viene richiesto l`aiuto). – Nel caso di corsi che prevedono la presenza contemporanea di lavoratori svantaggiati e di occupati che non rientrano in tale categorie, dovranno essere applicate percentuali differenziate di contributo. La quota di contribuzione delle imprese puo` essere rappresentata dal cosiddetto “reddito allievi” (costi di personale per i partecipanti al progetto, relativi alle ore effettive di formazione) fino ad un massimo pari al totale degli altri costi ammissibili. B. Aiuti all`occupazione Per gli aiuti all`occupazione previsti sulle misure A2, A3 e B1 e` assegnabile all`impresa un contributo massimo per soggetto inserito di L. 5.808.800 per tre anni per una spesa massima di 17.426.400 (pari a Euro 3.000 per tre anni). C. Incentivi economici alla creazione d`impresa Per gli incentivi economici alla creazione di impresa di cui alle misure D3 e B1 sono riconoscibili per impresa le seguenti voci di costo con gli importi massimi a fianco riportati: a) supporto alla redazione del piano di impresa: L. 3.000.000 (euro: 1.549) per impresa elevabile a L. 5.000.000 (euro: 2582) per impresa non individuale; b) tutoraggio post costituzione di impresa (consulenza fiscale, gestionale, marketing): L. 10.000.000 (euro: 5.164) elevabile a L. 15.000.000 (euro: 7.747) per impresa non individuale. D. Incentivi economici a favore delle cooperative sociali cat. B Limitatamente alle domande relative ad “incentivi economici a favore delle cooperative sociali cat.B finalizzati all`inserimento di disabili (art. 12 L. 68/99)” di cui alla misura B1 misure di accompagnamento lettera f), potra` essere concesso un contributo massimo di L. 150.000.000 per progetto e comunque non superiore al 50 0el totale della spesa prevista. Per tale specifica azione e` disponibile solo la cifra massima di 1.600.000.000 per il periodo 2000-2001. Sono ritenute ammissibili a finanziamento le spese di investimento effettuate a partire dal gennaio 2000, purche` regolarmente documentabili. E. Voucher I voucher previsti alla misura C3 potranno coprire fino ad un massimo del 70 0el costo complessivo a carico del soggetto richiedente e comunque sino ad un importo massimo di L. 35.000.000. I voucher previsti alla misura D1 potranno coprire sino all`80% del costo complessivo a carico del richiedente e sino ad un importo massimo di L. 35.000.000. I voucher previsti alla misura D4 potranno coprire sino al 90% del costo complessivo a carico del richiedente e sino ad un importo massimo di L. 50.000.000. Per le richieste di voucher a domanda diretta del singolo destinatario di cui alle misure C3 e D1 sono ritenute ammissibili le spese effettuate dalla data di iscrizione al corso per il quale si chiede il contributo. Tale data dovra` in ogni caso essere successiva alla data di pubblicazione del bando sul BURT. Per i voucher C3 sono concessi finanziamenti fino a due annualita` di corso. Sempre limitatamente ai voucher misura C3, non possono essere concessi finanziamenti per domande relative ad uno stesso corso superiori ad un ammontare complessivo di L. 50.000.000 per ciascuna annualita`. In caso di parita` di punteggio il finanziamento sara` ripartito proporzionalmente fra i soggetti aventi diritto. F. Progetti annuali I progetti annuali sono, di norma, finanziabili per un importo non superiore a 1 miliardo (Euro 516.457). G. Indicazioni generali La Regione si riserva la facolta` di procedere alla rideterminazione dei costi dei singoli progetti. In caso di tagli finanziari, il soggetto attuatore e` tenuto a riformulare il piano finanziario secondo le indicazioni fornite dagli uffici regionali. Non sono finanziabili su questo bando azioni finanziate, in tutto o in parte, sul Piano di sviluppo rurale della Regione Toscana (Reg. CE 1257/99). Art. 8 Soggetti ammessi alla presentazione dei progetti. Sui soggetti ammessi alla presentazione dei progetti si veda quanto specificato per ogni singola misura nell`articolo 4. Le imprese ed i raggruppamenti di imprese possono presentare domanda in autonomia solo per interventi formativi rivolti al proprio personale dipendente o direttamente finalizzati all`inserimento lavorativo nella propria azienda sulla base di accordi sindacali. Negli altri casi nei quali sono indicati quali soggetti proponenti (art. 4) si intende quali soggetti partner. Tutti i soggetti proponenti devono in ogni caso possedere i seguenti requisiti: 1 – applicare nei confronti del personale dipendente il contratto nazionale di lavoro del settore di riferimento; 2 – applicare la vigente normativa nei confronti dei collaboratori esterni a qualsiasi titolo impiegati. 3 – applicare la normativa vigente in materia di lavoro, sicurezza ed assicurazioni sociali obbligatorie. Le agenzie formative devono di norma essere in possesso dei requisiti indicati nell`articolo 9 della LR 70/94 e sue modifiche. Limitatamente agli interventi di formazione continua sulla misura D1 le agenzie/societa` erogatrici di formazione devono possedere, oltre ai tre punti indicati sopra per tutti i soggetti proponenti, almeno i seguenti requisiti: 1 – avere fra i propri fini statutari e le proprie attivita` la formazione professionale; 2 – avere la disponibilita` di strutture, attrezzature e risorse umane idonee alla realizzazione delle attivita` per le quali si richiede il finanziamento. La Regione Toscana s`impegna ad applicare i criteri di accreditamento e a procedere all`accreditamento delle agenzie formative, negli ambiti che saranno previsti dalle disposizioni nazionali in materia, entro il 30 giugno 2003. Limitatamente alla misura B1, per le domande relative ad “incentivi economici a favore delle cooperative sociali finalizzati all`inserimento di disabili (art. 12 L. 68/99)”, soggetti ammessi a presentare domanda sono le cooperative sociali tipo B, i cui requisiti sono puntualmente indicati nella misura B1 di cui all`articolo 4 del presente bando. Il progetto puo` prevedere la partecipazione, oltre che del soggetto proponente, anche di soggetti partners che svolgono specifiche attivita` all`interno del progetto. Il proponente e i partners possono costituire o dichiarare l`intenzione di costituire, a finanziamento approvato, Consorzio o Associazione temporanea indicando sin dal momento della presentazione del progetto il soggetto capofila, oppure possono associarsi al proponente tramite convenzione o atto analogo, sempre successivamente all`avvenuto finanziamento. L`attribuzione del punteggio aggiuntivo di priorita` connesso all` Integrazione dei soggetti e` comunque assegnato ai soli partenariati formalmente costituiti nelle forme e modalita` indicate puntualmente nell`articolo 6 punto B Integrazione fra soggetti, del presente bando. Il formulario deve essere sottoscritto: – da tutti i soggetti (proponente e partners) se l`Associazione/Consorzio non sono ancora stati costituiti, oppure nel caso in cui l`associazione tra i soggetti avvenga tramite convenzione o atto analogo; – dal soggetto capofila della Associazione temporanea (se gia` costituita); – dal rappresentante legale del Consorzio, se gia` costituito. In luogo della sottoscrizione del formulario i soggetti partners possono apporre la propria sottoscrizione sulla lettera di richiesta del finanziamento o su una lettera di adesione al progetto dalla quale risulti in maniera inequivocabile l`intenzione di partecipare alla realizzazione del progetto per il quale si richiede il finanziamento. Tale possibilita` non e` ammessa per il soggetto proponente che deve in ogni caso sottoscrivere anche il formulario. In ogni caso, le sezioni A e A1 devono comunque essere redatte dal soggetto proponente e da ogni soggetto partner, indipendentemente dal modo in cui avviene l`associazione tra tali soggetti, ed anche nel caso in cui l`Associazione/Consorzio siano gia` costituiti. L`ammissibilita` delle domanda di voucher post laurea C3 richiede la presenza di almeno una delle seguenti condizioni: 1) residenza in Toscana del soggetto richiedente; 2) localizzazione in Toscana della sede formativa presso la quale si intende frequentare il corso. L`ammissibilita` della richiesta di voucher D1 richiede la presenza di almeno una delle seguenti condizioni: essere occupata presso impresa localizzata in Toscana oppure, in caso di lavoratrici autonome, essere residenti o domiciliate in Toscana e svolgere la propria attivita` professionale sul territorio regionale. Il voucher C3 puo` essere richiesto solo per la frequenza a corsi post-laurea, di alta formazione presso universita` pubbliche e private individuate dal MURST, universita` estere risconosciute dai rispettivi ordinamenti nazionali, istituti di ricerca e scuole di specializzazione pubbliche o riconosciute dal MURST. I voucher C3 e D1 possono essere richiesti anche per la frequenza ad attivita` formative che si svolgono in altre regioni o all`estero. Art. 9 Modalita` presentazione domande Le domande dovranno essere presentate presso la Regione Toscana, Piazza della Liberta` 15 Firenze Servizio Formazione professionale. Dalla data di pubblicazione del presente bando sul BURT, le domande possono essere consegnate a mano nell`orario 9.00-13.00, dal lunedi` al venerdi`, oppure inviate per raccomandata presso Regione Toscana Servizio Fondo sociale europeo e sistema della formazione, Piazza della Liberta` 15, 50129 Firenze. Sul plico dovra` sempre essere riportata la dicitura “Bando multimisura POR OB. 3 Misura (indicare la misura prevalente su cui si presenta il progetto) “. Ogni busta dovra` contenere un solo progetto. Il soggetto presentatore che invii la domanda per posta e` responsabile del suo arrivo o meno presso l`ufficio regionale competente, entro la scadenza voluta. La Regione Toscana non assume responsabilita` per eventuali ritardi o disguidi del servizio postale. Non fa fede il timbro postale. La domanda che giunga oltre la scadenza, sara` esaminata con le domande della scadenza successiva. La domanda che pervenga oltre l`ultima scadenza prevista nel presente bando non sara` giudicata ammissibile. Art. 10 Documenti da presentare. Per la presentazione di un progetto occorre: 1. lettera di richiesta finanziamento in bollo (L. 20.000). La domanda deve fare riferimento al presente bando e indicare la misura di riferimento nonche` la denominazione del progetto. 2. apposito formulario di progetto; 3. dichiarazione attestante la natura di PMI (piccola e media impresa), attraverso la specificazione del numero dei dipendenti, del fatturato/totale di bilancio, della proprieta` del capitale societario e/o dei diritti di voto con indicazione delle persone fisiche e giuridiche proprietarie e delle relative quote. Tale dichiarazione deve essere fornita nel caso di progetti presentati a valere sulla misura D1, relativi ad aiuti alle persone, azioni a), b), c) (in quest`ultimo caso relativamente alle attivita` di formazione). 4. eventuale dichiarazione attestante il rispetto della regola del “de minimis” mediante apposito schema allegato al bando. Se le imprese destinatarie delle azioni vengono individuate successivamente alla presentazione del progetto, le imprese dovranno produrre tale dichiarazione all`ufficio competente prima dell`avvio delle attivita`. La dichiarazione deve essere fornita nel caso di progetti afferenti le azioni che configurano aiuti di Stato, come indicato all`art. 6; 5. dichiarazione conoscenza e applicazione delle normative comunitarie e regionali che regolano il FSE (allegata al formulario). (Tale dichiarazione deve essere rilasciata dal solo soggetto proponente, anche in presenza di altri soggetti partners); 6. adesione sottoscritta di altra/e Regione/i in caso di progetto interregionale. Per la misura B1 “Misure di accompagnamento lettera f) sostegni economici alle cooperative sociali tipo B (art. 12 L. 68/99) occorre corredare la domanda anche con i seguenti documenti: 7. certificato di iscrizione della cooperativa all`Albo regionale; 8. autocertificazione del Presidente della cooperativa attestante la regolarita` dei verbali ispettivi; 9. copia delle convenzioni sottoscritte con le imprese per l`inserimento dei disabili. Per la domanda di voucher da parte del singolo destinatario: – lettera di richiesta finanziamento in bollo (L. 20.000). La domanda deve fare riferimento al presente bando e indicare la misura di riferimento. – apposito formulario voucher. Nell`uno e nell`altro caso, l`autentica della firma puo` essere effettuata ai sensi della L. 191/98 art. 2 comma 10, ossia e` sufficiente allegare copia di un documento di identita` chiaro e leggibile del soggetto firmatario. Per ogni firmatario e` sufficiente allegare una sola fotocopia del proprio documento d`identita` per l`autentica di tutte le firme che vanno apposte al formulario e alle altre dichiarazioni richieste. Art. 11. Ammissibilita` e valutazione. I progetti sono ritenuti ammissibili ed approvabili se: – pervenuti almeno entro l`ultima data di scadenza indicata nell`articolo 3 del bando; – presentati da soggetto ammissibile; – compilati sull`apposito formulario; – coerenti con la misura/e di riferimento, con le finalita` del presente bando ed in generale con le linee di programmazione regionale; – completi delle informazioni richieste; – corredati delle dichiarazioni, sottoscrizioni e documenti richiesti. Le domande di voucher presentate dai soggetti interessati sono ammissibili se: – pervenuti almeno entro l`ultima data di scadenza indicata nell`articolo 3 del bando; – presentate da soggetto ammissibile; – corredati dal programma ed articolazione del corso; – compilate sull`apposito formulario; – coerenti con la misura/e di riferimento; – completi delle informazioni richieste. L`istruttoria di ammissibilita`/approvabilita` viene eseguita a cura del Servizio regionale competente. Le domande ammissibili sono sottoposte a successiva valutazione. Le operazioni di valutazione sono effettuate da un “nucleo di valutazione” nominato dal dirigente responsabile. E` facolta` del nucleo di valutazione richiedere chiarimenti e/o integrazioni sui progetti. La valutazione dei progetti avviene sulla base dei seguenti criteri generali: a) qualita` e coerenza progettuale: sino a 45 punti; b) innovazione/trasferibilita`: sino a 16 punti; c) qualificazione soggetto/i: sino 9 punti; d) punteggi di priorita`: sino a 30 punti. I progetti saranno giudicati finanziabili al raggiungimento di un punteggio minimo globale di 75/100, di cui almeno 50/70 sui criteri di cui ai punti a), b) e c). Il progetto che non raggiunga punteggio minimo sufficiente per essere finanziato puo` essere modificato e ripresentato in altra scadenza, per una sola volta. Per i punteggi di priorita` dei progetti multimisura si fara` riferimento alla misura prevalente indicata nel progetto. I voucher post laurea di cui alla misura C3 saranno assegnati sulla base dei seguenti punteggi: a) Costo del corso (max 3 punti). b) Merito (max 6 punti). c) Situazione occupazionale (max 8 punti). d) Societa` dell`informazione e nuovi bacini di impiego (max 2 punti) e) Partecipazione per la prima volta a corsi post laurea (max punti 4) f) Motivazioni/prospettive prof.li: (max 6 punti) g) Coerenza del progetto di percorso con i requisiti del richiedente ( max 6 punti) I voucher saranno assegnati in ordine di graduatoria, sino ad esaurimento del budget stabilito e con i vincoli indicati nell`articolo 7 del bando. Per essere finanziabili le domande devono conseguire in ogni caso un punteggio minimo di almeno 25/35. I voucher percorsi di carriera femminili di cui alla misura D1 saranno assegnati sulla base dei seguenti punteggi: a) Costo del percorso: (max 2 punti); b) Descrizione del contesto professionale: (max 6 punti); c) Descrizione del progetto di percorso: (max 10 punti); d) Coerenza del progetto di percorso, con i requisiti: (max 7 punti); e) Coerenza fra progetto di percorso e motivazioni/prospettive professionali (max 8 punti); f) “Societa` dell`Informazione” e “nuovi bacini di impiego”: (max 2). Precedenze: a parita` di punteggio avranno la precedenza le domande presentate da soggetti di eta` minore. I voucher saranno assegnati in ordine di graduatoria, sino ad esaurimento del budget stabilito. Per essere finanziabili le domande devono conseguire in ogni caso un punteggio minimo di almeno 24/35. I voucher di cui alla misura D4 saranno assegnati sulla base dei seguenti punteggi: a) Descrizione dello scenario di innovazione tecnica, tecnologica, o finanziaria in cui si inserisce l`intervento formativo: (max punti 4); b) Curriculum del lavoratore: (max 6 punti); c) Soggetto presso cui svolgere l`intervento formativo: (max 5 punti); d) Descrizione del progetto: (max 15 punti); e) Descrizione delle prospettive di inserimento, reinserimento o riposizionamento nel mondo del lavoro: (max 5 punti). I voucher saranno assegnati sino ad esaurimento del budget stabilito. Per essere finanziabili le domande devono conseguire il punteggio pieno di 35/35. Art. 12 Approvazione graduatorie e modalita` di finanziamento. La Regione Toscana approva la graduatoria delle domande pervenute entro ogni scadenza indicata nell`articolo 3 del bando, sino ad esaurimento delle risorse disponibili per i diversi periodi di programmazione finanziaria come indicato nell`articolo 7. Per il periodo di programmazione finanziaria 2000- 2002, i progetti risultati finanziabili ma non finanziati per esaurimento del budget 2000-2001, potranno essere finanziati alle scadenze successive sul budget 2002, secondo l`ordine di punteggio riportato. I progetti finanziabili ma non finanziati per esaurimento dell`intero finanziamento relativo al 2000-2002 non saranno finanziabili sui periodi successivi di programmazione finanziaria, salvo la loro ripresentazione. Allo stesso modo si procedera` per i periodi di programmazione finanziaria successiva. L`approvazione della graduatoria avviene entro 60 giorni dalla data di scadenza stessa. La Regione provvede alla pubblicazione della graduatoria sul BURT ed a comunicare l`avvenuta approvazione del finanziamento ai soggetti proponenti risultati vincitori. Il finanziamento viene di norma erogato, previa convenzione, in 3 tranche: 2 anticipi del 40 0.000000e+00 20% a saldo dopo la verifica amministrativo-contabile. Gli anticipi sono erogati a soggetti privati dietro presentazione di fideiussione a garanzia dell`importo complessivo anticipato. Art. 13 Adempimenti e vincoli del soggetto finanziato. Pena la revoca del finanziamento, il soggetto attuatore dei progetti deve inviare alla Regione Toscana, entro 60 giorni dalla data di comunicazione di approvazione del finanziamento, il progetto esecutivo dello stesso completo di piano finanziario di dettaglio. Sulla base di tale progetto, la Regione Toscana si riserva la facolta` di richiedere chiarimenti e una ulteriore rideterminazione dei costi. Entro i successivi 30 giorni il soggetto attuatore deve comunicare l`inizio delle attivita`. Il soggetto attuatore deve altresi` dichiarare di non cumulare il finanziamento approvato con altri finanziamenti pubblici gia` ottenuti per realizzare le stesse azioni e che non verranno richiesti in futuro altri finanziamenti pubblici per le stesse azioni. Per la realizzazione del progetto il soggetto attuatore stipula convenzione con la Regione Toscana. In caso di soggetto privato, anticipazioni dei finanziamenti potranno essere concesse solo previa garanzia fideiussoria, stilata sulla base della normativa vigente. I soggetti finanziati sono tenuti a conoscere ed applicare la normativa regionale di riferimento per le attivita` formative (Delibera Giunta Regionale 174/97 e modifiche), nonche` la normativa comunitaria in materia (Reg. CE 1260/99, Reg. CE 1784/99). Sono tenuti a far pervenire alle scadenze previste i dati del monitoraggio fisico e finanziario secondo la normativa comunitaria e le indicazioni regionali. Per gli interventi localizzati in specifici ambiti territoriali, i soggetti finanziati devono assicurare un adeguato rapporto con le Amministrazioni Provinciali interessate. Art. 14 Diritti sui prodotti delle attivita`. I prodotti di qualsiasi natura che dovessero costituire risultato, principale o meno, dei progetti finanziati sono di proprieta` della Regione Toscana e non possono essere commercializzati dai soggetti attuatori dei progetti stessi. Alla conclusione delle attivita` copia di tali prodotti dovra` essere consegnata alla Regione Toscana. Per quanto riguarda il regime giuridico-economico di gestione dei prodotti delle attivita` di cui al presente bando, possono in concreto darsi i seguenti casi: a) prodotti sviluppati integralmente all`interno delle attivita` in oggetto: di essi la Regione, in quanto committente, acquisisce il pieno diritto esclusivo di sfruttamento commerciale secondo la normativa sul diritto d`autore; il soggetto affidatario ha diritto di prelazione alla partecipazione in eventuali attivita` commerciali. b) prodotti che incorporano o si basano su contenuti o componenti non sviluppati espressamente per la Regione Toscana: di questi ultimi sara` fornita alla Regione una licenza d`uso che consenta l`utilizzazione degli stessi per un periodo di almeno cinque anni, decorrenti dalla data di termine del progetto, senza ulteriori spese. La convenzione per l`affidamento dell`attivita` al soggetto affidatario regolera` in maniera piu` puntuale i casi a) e b). E` fatta salva la possibilita` per la Regione Toscana di aderire ad accordi tendenti ad un piu` efficiente utilizzo della licenza in parola, previa valutazione economica dell`operazione. Art. 15 Specifiche per la realizzazione di materiali cartacei e multimediali. Tutti i prodotti multimediali e cartacei prodotti dal Progetto e destinati alla diffusione dovranno uniformarsi per quanto possibile agli standard adottati dal Progetto TRIO e dalle collane “Formazione, Educazione, Lavoro” della Regione Toscana. Gli uffici dell`Assessorato alla Formazione, Istruzione e Lavoro potranno fornire informazioni dettagliate e materiali di lavoro, appositamente predisposti per facilitare il raggiungimento dell`uniformita` richiesta per ciascun tipo di prodotto. I materiali multimediali online di cui si vorra` rendere possibile l`uso attraverso il meccanismo di gestione della teleformazione adottato dalla Didateca Centrale di TRIO dovranno essere progettati e inseriti nel sistema seguendo le specifiche fornite dal soggetto gestore della Didateca. Il Progetto potra` prevedere l`utilizzo delle infrastrutture predisposte da TRIO e in particolare i 15 Poli di teleformazione distribuiti sul territorio regionale e dotati di tutte le attrezzature necessarie alla formazione in presenza, a distanza e mista. Art. 16 Informazione e pubblicita` I soggetti finanziati devono attenersi al Regolamento comunitario vigente in tema di informazione e pubblicita` degli interventi dei Fondi strutturali (Reg. CE 1159/2000 pubblicato sulla G.U.C.E. L 130/30 del 31.5.2000). Art. 17 Tutela privacy I dati dei quali la Regione Toscana entra in possesso a seguito del presente bando verranno trattati nel rispetto della L. 675/96 e modifiche. Art 18 Responsabile del procedimento Ai sensi della L. 241/90 la struttura amministrativa responsabile dell`adozione del presente avviso e` il Servizio Formazione professionale (Dirigente responsabile Luciano Falchini). Art. 19 Informazioni sul bando. Il presente bando e` reperibile in internet nel sito della Regione Toscana (www.regione.toscana.it). Informazioni possono inoltre essere richieste al Servizio Formazione professionale della Regione, rivolgendosi a: Anna Aramini (055/4382085), Riccardo Petrella (055/4382311), Sergio Rosa (055/4382320), Gabriella Capecchi (055/4382303), Giovanna Mazzoni (055/4382308), Maurizio Carta (055/4382326), Livia Poggesi (055/4382069), Stefania Corti (055/4382307), Loredana Marrone (055/4382319); per la misura B1- misure accompagnamento lettera f: contributo agli investimenti delle cooperative di tipo B (Servizio Lavoro): Loredana Lepore (055/4382341); per la misura D4 (Area Innovazioni di sistema per la formazione prof.le): Gabriella Pennino (055/4382065), P.Giorgio Cattini (055/4382077). Allegati: – Griglia di valutazione; – Piano finanziario – Formulario progetto corredato da schede presentazione soggetto, dichiarazione di rispetto regola de minimis, dichiarazione di conoscenza ed applicazione delle normative comunitarie e regionali che regolano l`utilizzo del FSE; – Formulario voucher C3, corredato dal programma ed articolazione del corso, della dichiarazione attestante la condizione lavorativa e della dichiarazione relativa al cumulo dei benefici; – Formulario voucher D1; – Formulario voucher D4; – Elenco aree Obiettivo 2; – Elenco aree di cui all`art. 87.3 c) del Trattato. GRIGLIA DI VALUTAZIONE AMMISSIBILITA` E VALUTAZIONE DEI PROGETTI In coerenza a quanto disposto dal bando, i progetti vengono istruiti in ordine alla ammissibilita` e poi sottoposti a valutazione da parte di un gruppo di valutazione nominato dal dirigente. A) CRITERI DI AMMISSIBILITA` Attengono alla presenza dei requisiti puntualmente indicati nel bando. La presenza di tali requisiti non da` punteggio, ma la loro assenza determina la non approvabilita` del progetto, che non sara` quindi sottoposto alla successiva valutazione. B) CRITERI DI VALUTAZIONE Attengono alla qualita` del progetto e dei suoi diversi aspetti e determinano la selezione vera e propria, mediante attribuzione di punteggio. Il punteggio massimo conseguibile e` di 100 punti. E` finanziabile il progetto che raggiunga almeno i 75/100, di cui 50/70 sui macrocriteri 1, 2 e 3 indicati di seguito. 1 – COERENZA E QUALITA` PROGETTUALE (MAX 45 PUNTI) <> del progetto: esistenza, significativita` della documentazione di riferimento e degli argomenti a motivazione/supporto della realizzazione del progetto; grado di anticipazione (ovvero: problema/esigenza individuata quale emergente alla quale si intende fornire una risposta adeguata con il progetto); <> del progetto: articolazione interna; informazione per il reperimento dell`utenza; equilibrio teoria/pratica; presenza operatori/esperti del mondo delle professioni/lavoro; metodologia; materiali e strumenti, durata; modalita` di monitoraggio dell`andamento del progetto; motivazioni della richiesta di pluriennalita`. <> fra gli obiettivi del progetto, i contenuti, le modalita`, gli strumenti e le risorse; <> degli obiettivi progettuali, delle modalita` di realizzazione, dei risultati attesi; <> numero e contenuto delle convenzioni stipulate con le imprese al fine dell`inserimento temporaneo di lavoratori disabili, con considerazione della tipologia dei settori di attivita` delle cooperative, del contenuto tecnologico del percorso formativo offerto ai disabili, del numero dei disabili occupati e del grado di difficolta` di inserimento dei soggetti disabili in questione. 2 – INNOVAZIONE/TRASFERIBILITA` (MAX 16 PUNTI) <> (in relazione ai destinatari, ai metodi/procedure/modalita`, ai partenariati, ai contenuti/attivita`); <> dell`esperienza in altri contesti (territoriali, di target utenza ecc.): ampiezza del target potenziale di utenza interessata ai risultati del progetto e rilevanza economica e sociale dell`ambito dell`intervento; <> (disseminazione). 3 – QUALIFICAZIONE SOGGETTO/I PROPONENTE/I (MAX 9 PUNTI) <> quadro giuridico-organizzativo del partenariato formalmente costituito fra soggetti proponenti e coinvolgimento altri soggetti nella realizzazione del progetto; <> maturata <> esperienza di progetti integrati/reti/collaborazioni in materia di orientamento/formazione/istruzione/politiche lavoro; <> pubblici specie comunitari (in particolare per il soggetto attuatore beneficiario del Fse); <> iscrizione long list, possesso certificazione qualita`, procedure interne attivate di controllo qualita` (in particolare per il soggetto attuatore beneficiario del Fse). PRIORITA` (MAX 30 PUNTI) Sono indicate per ogni misura. Se il progetto e` plurimisura vengono considerate le priorita` di cui alla misura prevalente. AMMISSIBILITA` E PRIORITA` VOUCHER I voucher presentati direttamente dai soggetti interessati, di cui alle misure C3, D1 e D4 sono istruiti in ordine alla ammissibilita` dei requisiti formali e ordinati in base ai punteggi di seguito specificati. C3 VOUCHER POST-LAUREA Punteggio: max 35 punti. A) Costo del corso (max 3punti) 1 – costo del corso fra i 2.000.000 e i 5.000.000: punti 1 2 – costo del corso superiore a L. 5.000.000 punti 2 3 – costo del corso superiore a L. 10.000.000.: punti 3 B) Merito (max 6 punti) 1. votazione di laurea da 100 a 104 punti 2 2. votazione di laurea da 105 a 107: punti 3 3. votazione di laurea da 108 a 110: punti 5 4. votazione di laurea 110 e lode: punti 6 C) Condizione occupazionale (max 8 punti) 1. Disoccupato/inoccupato punti 8 2. Lavoratore con contratto di lavoro diverso dal tempo indeterminato punti 5 3. Lavoratore con contratto di prestazione d`opera coordinata e continuativa o di prestazione occasionale punti 5 4. Lavoratore con contratto di lavoro a tempo indeterminato/lavoratore autonomo con prestazione diversa dalla coordinata continuativa punti 3 D) Societa` dell`informazione e nuovi bacini di impiego ( max 2 punti) Tale punteggio potra` essere attribuito alle domande di voucher per attivita` formative di particolare attinenza ai settori delle nuove tecnologie informatiche e multimediali e/o direttamente spendibili nei nuovi bacini di impiego. E) Frequenza per la prima volta ad un corso post-laurea (max 4 punti) F) Motivazione/progetto professionale (max 6 punti) G) Coerenza del progetto di percorso con i requisiti del richiedente (max 6 punti) I punteggi riguardanti i punti F e G vengono attribuiti in rapporto alla coerenza fra il corso che si intende frequentare e le motivazioni e prospettive professionali descritte dal richiedente. I voucher saranno assegnati in ordine di graduatoria sino ad esaurimento del budget stabilito.e con i vincoli indicati agli artt. 4 e 7. Saranno finanziabili le domande che raggiungano almeno un punteggio minimo pari a 25/35. D1 VOUCHER PERCORSI FEMMINILI DI CARRIERA Punteggio: max 35 punti. A) Costo del percorso: (max 2 punti) – superiore a L. 3.000.000: 1,5 punti – superiore a L. 6.000.000: 2 punti B) Descrizione del contesto professionale nel quale la richiedente e` inserita: (max 6 punti). C) Descrizione del progetto di percorso: (max 10 punti). Qualita` progettuale: complessita` e integrazione fra azioni formative a diverso contenuto e/o altre tipologie di azione (esempio: bilancio competenze); soggetto/i erogatore/i. D) Coerenza del progetto di percorso, con i requisiti culturali e professionali posseduti (max 7 punti). Descrizione del curriculum e valutazione della sua coerenza con il progetto professionale della richiedente. E) Coerenza fra progetto di percorso e motivazioni/prospettive professionali: (max 8 punti); F) Sviluppo di carriera nell`ambito di settori attinenti “Societa` dell`Informazione” e “nuovi bacini di impiego”: (max 2). Precedenze: a parita` di punteggio avranno la precedenza le domande presentate da soggetti di eta` minore. I voucher saranno assegnati in ordine di graduatoria, sino ad esaurimento del budget stabilito. Per essere finanziabili le domande devono conseguire in ogni caso un punteggio minimo di almeno 24/35. D4 INTERVENTI ALLE PERSONE Punteggio: max 35 punti. a) Descrizione dello scenario di innovazione tecnica, tecnologica, o finanziaria in cui si inserisce l`intervento formativo: (max punti 4); b) Curriculum del lavoratore: (max 6 punti); c) Soggetto presso cui svolgere l`intervento formativo: (max 5 punti); d) Descrizione del progetto: (max 15 punti); e) Descrizione delle prospettive di inserimento, reinserimento o riposizionamento nel mondo del lavoro: (max 5 punti). I voucher saranno finanziabili se conseguiranno il punteggio pieno di 35/35. Revisione bando 2001 ALLEGATO C Formulario Presentazione Progetti Allegato D Elenco dei Comuni in Obiettivo 2 Anni 2000-2006 Allegato E AREE AMMISSIBILI ALLA DEROGA DI CUI ALL`ARTICOLO 87, PARAGRAFO 3, LETTERA C) DEL TRATTATO Agliana Aulla (solo le seguenti sezioni censuarie: 4, da 6 a 11, da 13 a 18, da 20 a 75) Bagni di Lucca Barga Borgo a Mozzano Campiglia Marittima Camporgiano Cantagallo Careggine Carmignano Carrara Casola in Lunigiana Castagneto Carducci Castelnuovo di Garfagnana Castelnuovo di Val di Cecina Castiglione di Garfagnana Chiusdino Coreglia Antelminelli Fabbriche di Vallico Fivizzano Fosciandora Gallicano Giuncugnano Massa Massa Marittima Minucciano Molazzana Montale Montemurlo Monterotondo Marittimo Monteverdi Marittimo Monticiano Montieri Montignoso Piazza al Serchio Pieve Fosciana Piombino Piteglio Poggio a Caiano Pomarance Prato Roccastrada San Marcello Pistoiese San Romano in Garfagnana San Vincenzo Sassetta Sillano Suvereto Vagli Sotto Vaiano Vergemoli Vernio Villa Collemandina