Risoluzione Consiglio regionale 17 aprile 2007, n. 40

  • Regione: Toscana
  • Fonte: B.U.R.
  • Numero fonte: 19
  • Data fonte: 09/05/2007
In merito all'apprendimento attivo della musica nelle scuole.

Thesaurus: Diritto allo studio, Amministrazione dell`istruzione

Abstract:

la giunta regionale della toscana si impegna ad attivarsi presso le istituzioni scolastiche regionali e provinciali per far conoscere l’esistenza del comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica nelle scuole e promuoverne l’attività, valorizzando allo stesso tempo le potenzialità già esistenti e tenendo conto della interazione della musica con le altre discipline e con le esperienze didattico-culturali di carattere trasversale e interdisciplinare, con particolare attenzione alla scuola dell’infanzia ed alla scuola primaria.

IL CONSIGLIO REGIONALE

Ricordato che:

– il Ministro della pubblica istruzione On. Giuseppe Fioroni ha istituito con d.m.. del 28 luglio 2006, un Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica nelle scuole affidando la presidenza al professor Luigi Berlinguer;

– il compito del suddetto Comitato nazionale è quello di predisporre le linee guida per un progetto di governo, che introduca nel curriculum scolastico la pratica musicale, dalla prima infanzia alla secondaria;

– il Comitato nazionale è composto da musicisti e studiosi come Azio Corghi, Giorgio Battistelli, Paolo Damiani, Mario Brunello, Giovanni Piazza, Lida Branchesi, Nicola Piovani, Giovanna Marini, Carlo Delfrati, Franca Ferrari, Mario Piatti;

– lo stesso Comitato nazionale ha già predisposto un primo documento, che prevede: a. il ripristino o il “salvataggio” dei laboratori musicali; b. un percorso di avvicinamento al mondo della musica, in tutte le fasce di età studentesca, tenendo ben presente il carico finanziario sostenibile al momento, pur senza limitarne l’espansione in un prossimo futuro;

– il Ministro Fioroni ha inoltre ripristinato una giornata della musica nelle scuole, che è stata fissata per il 5 maggio; Condivisa l’idea che l’essenza dell’apprendimento musicale risieda nella creazione e non nella replicazione e che pertanto vi sia la necessità di rivalutare il ruolo educativo della pratica musicale, poiché attraverso l’esperienza del fare si può imparare a leggere, a scrivere, a comporre ed a improvvisare la musica, intendendo con improvvisazione quel gesto che sintetizza in un unico istante/istinto creativo le fasi che caratterizzano i processi del comporre: conoscenza, pensiero, decisione;

Ritenuto obiettivo principale quello di tentare un’inversione della tendenza culturale prevalente, e quindi di rilevare, attraverso momenti di riflessione e di proposta, le condizioni necessarie per l’inserimento della pratica musicale a pieno titolo nelle attività educative e didattiche delle scuole, sia individuando momenti ordinamentali specifici negli assetti curricolari, sia attivando iniziative extracurricolari di pratica musicale in tutti gli ordini e gradi di scuola attraverso gli strumenti di flessibilità organizzativa della didattica previsti dal d.p.r. 8 marzo 1999, n. 275, “Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi dell’art. 21, della legge 15 marzo 1999, n. 59”;

Rilevato come lo sviluppo della musicalità sia elemento fondamentale della formazione perché promuove l’integrazione delle diverse componenti della personalità; quella percettivo-motoria, quella cognitiva, quella affettivo-sociale;

che tale sviluppo avviene primariamente attraverso attività di tipo esplorativo e creativo;

che si può comporre musica prima ancora di imparare a scriverla, visto che la musica esiste prima della sua scrittura;

Considerato che la formazione e l’aggiornamento degli insegnanti e degli operatori didattico-musicali siano la chiave di volta per lo sviluppo dell’educazione musicale di base, e che per questo occorra valorizzare e potenziare il ruolo delle diverse istituzioni formative già operanti nel campo della didattica della musica;

Ritenuto opportuno procedere con gradualità e per successivi obiettivi partendo da quanto già esiste e dalle effettive potenzialità presenti nella scuola italiana;

Ritenuta altresì opportuna l’attivazione presso l’amministrazione centrale scolastica di organismi istituzionali con compiti di promozione, coordinamento, monitoraggio, gestione, cui partecipino rappresentanti delle istituzioni pubbliche, delle associazioni e degli enti accreditati;

Visto il primo documento del Comitato nazionale riguardante le linee guida per un progetto di governo, che introduca nel curriculum scolastico la pratica musicale, dalla prima infanzia alla secondaria;

Vista la nota del Ministro Giuseppe Fioroni (prot. 4624/ FR) del 13 marzo 2007, avente ad oggetto “Diffusione pratica musicale nelle scuole”, indirizzata ai direttori generali degli uffici scolastici regionali, ai dirigenti degli uffici scolastici provinciali ai dirigenti delle istituzioni scolastiche, con la quale si pone l’accento su temi che dovranno essere oggetto di attenzione e valutazione nei momenti e nelle sedi opportune, al fine di individuare meccanismi idonei a fornire assetti stabili che portino la pratica musicale al di fuori di schemi suscettibili di essere negativamente incisi da eventi legati alle attuali condizioni organizzative e giuridiche, tra i quali si evidenzia:

– individuazione di referenti all’interno di ciascun ufficio scolastico regionale;

– potenziamento dell’apertura pomeridiana delle scuole, quale occasione per riservare spazi e mezzi adeguati alla pratica musicale;

– progettazione di una conferenza internazionale ove approfondire e confrontare le diverse esperienze nel campo della didattica musicale a scuola, sotto i profili teorici e pratici della sua rilevanza educativa e del profondo cambiamento che essa può introdurre nell’impianto pedagogico italiano anche in linea con quanto accade nei contesti di altri paesi;

– organizzazione di convegni nazionali aperti ad un confronto con personalità dell’arte, della scienza e dello spettacolo, in vario modo implicate nell’esperienza musicale;

– realizzazione di eventi, a carattere nazionale o locale, per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della musica come fattore educativo dei giovani; – incentivazione dei laboratori musicali già esistenti con l’offerta di occasioni di confronto e visibilità;

– stabilizzazione della figura del coordinatore delle attività musicali mediante meccanismi, da individuare in sede di contrattazione nazionale di comparto, idonei a fornire il necessario riconoscimento giuridico ed economico;

– istituzione di centri musicali di eccellenza che possano eventualmente assumere il coordinamento della rete territoriale;

– sviluppo e sostegno del progetto “Rete telematica e musica elettronica” al fine di realizzare un felice connubio tra il fenomeno sonoro e le nuove tecnologie e di cogliere i connessi aspetti di dinamismo culturale;

Visto il comma 1 dell’articolo 1, del citato d.p.r. 8 marzo 1999, n. 275, per il quale le istituzioni scolastiche provvedono alla definizione e alla realizzazione dell’offerta formativa, e a tal fine interagiscono tra loro e con gli enti locali promuovendo il raccordo e la sintesi tra le esigenze e le potenzialità individuali e gli obiettivi nazionali del sistema di istruzione;

Su proposta della Quinta Commissione consiliare permanente;

IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE

1. ad attivarsi presso le istituzioni scolastiche regionali e provinciali per far conoscere l’esistenza del Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica nelle scuole e promuoverne l’attività, valorizzando al contempo le potenzialità già esistenti e tenendo conto della interazione della musica con le altre discipline e con le esperienze didattico-culturali di carattere trasversale e interdisciplinare, con particolare attenzione alla scuola dell’infanzia ed alla scuola primaria;

2. ad attivarsi presso le istituzioni scolastiche regionali e provinciali per promuovere la costituzione di cori scolastici e interscolastici;

3. ad operare presso gli assessorati alla pubblica istruzione ed alla cultura degli enti locali affinché diano adeguata divulgazione agli obbiettivi del comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica nelle scuole, nonché al contenuto della nota del Ministro Giuseppe Fioroni (prot. 4624/FR) del 13 marzo 2007;

4. ad attivarsi affinché vengano avviati corsi di formazione specifici per la didattica dell’insegnamento musicale, coinvolgendo quali docenti in tali corsi anche i neodiplomati dei conservatori;

5. ad adoperarsi affinché nell’ambito della valutazione del curriculum vitae venga tenuta in adeguata considerazione la conoscenza della musica o la pratica musicale;

6. a riferire in Consiglio regionale dopo un anno dalla pubblicazione della presente risoluzione, circa gli esiti in merito alla diffusione e prima applicazione delle concrete azioni operative sopramenzionate.

La presente risoluzione è pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana