DELIBERAZIONE 22 DICEMBRE 1998, N. 140

  • Emanante: 2
  • Fonte: G.U.R.I.
  • Numero fonte: 302
  • Data fonte: 29/12/1998
programmazione fondi strutturali 2000-2006.

Vista la legge 16 aprile 1987, n. 183, che, agli articoli 2 e 3, specifica le competenze di questo Comitato in tema di coordinamento delle politiche comunitarie, demandando al Comitato stesso, tra l’altro, l’elaborazione degli indirizzi generali da adottare per l’azione italiana in sede comunitaria per il coordinamento delle iniziative delle amministrazioni ad essa interessate e l’adozione di direttive generali per il proficuo utilizzo dei flussi finanziari, sia comunitari che nazionali; Visto l’art. 7 della legge 3 aprile 1997, n. 94, che dispone l’unificazione del Ministero del tesoro e del Ministero del bilancio e della programmazione economica e reca delega al Governo per l’emanazione di uno o piu’ decreti legislativi diretti alla ridefinizione delle competenze di questo Comitato e del Ministero come sopra unificato; Visto il decreto legislativo 5 dicembre 1997, n. 430, con il quale e’ stata data attuazione al disposto dell’art. 7 della legge n. 94/1997; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 20 febbraio 1998, n. 38, con il quale – come previsto all’art. 2, comma 2, del citato decreto legislativo n. 430/1997 – sono state, tra l’altro, definite le attribuzioni dei Dipartimenti in cui e’ articolato il Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica; Vista la delibera in data 9 luglio 1998 con la quale – giusta il disposto dall’art. 1, comma 5, del richiamato decreto legislativo n. 430/1997 – questo Comitato ha provveduto ad adeguare il proprio regolamento interno in relazione al riordino delle competenze di cui sopra, demandando in particolare a successive delibere la costituzione di commissioni per l’esercizio delle attribuzioni riferite a questioni di particolare rilevanza generale e intersettoriale; Vista la delibera in data 5 agosto 1998 con la quale questo Comitato ha proceduto all’istituzione delle Commissioni previste nella precedente deliberazione, definendone composizione, funzioni e supporto amministrativo; Visto le delibere citate in precedenza che prevedono la partecipazione delle regioni alla fase formativa di tutte le delibere; Visti i regolamenti emanati dall’Unione europea in materia di regolamentazione dei fondi strutturali; Considerato che sono in corso di avanzato esame presso la Commissione dell’Unione europea proposte di modifica della disciplina dei suddetti fondi strutturali; Considerato che, in base alla normativa richiamata e nell’ambito degli indirizzi fissati dal Governo, compete a questo Comitato definire le linee di politica economica da perseguire in ambito nazionale, comunitario ed internazionale, nonche’ gli indirizzi generali di politica economica per la valorizzazione dei processi di sviluppo delle diverse aree del Paese, con particolare riguardo alle aree depresse; Considerato che il menzionato deceto del Presidente della Repubblica n. 38/1998 affida al Dipartimento per le politiche di sviluppo e di coesione del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, tra l’altro, il compito di provvedere alle iniziative in materia di utilizzazione dei fondi strutturali comunitari secondo le direttive generali di questo Comitato e di curare l’inoltro delle richieste di cofinanziamento agli organismi comunitari; Considerato che, al fine di avviare l’attuazione del quadro comunitario di sostegno 2000-2006 a decorrere dal l gennaio 2000, e’ necessario procedere alla presentazione del piano globale di sviluppo per le regioni dell’obiettivo 1, dei relativi programmi operativi e dei documenti di programmazione concernenti gli obiettivi 2 e 3 ai competenti organi dell’Unione europea entro il 30 luglio 1999; Considerato che per consentire il rispetto della suddetta scadenza il Dipartimento per le politiche di sviluppo e di coesione del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica ha da tempo avviato contatti con le amministrazioni di settore e con le regioni, individuando interventi sui metodi di valutazione e di monitoraggio, sulle procedere amministrative, sul sistema informativo e sulle possibili aree di intervento organico con una prima rilevazione delle ideeprogetto proponibili, rilevazione le cui risultanze sono state consegnate nel documento “Cento idee per lo sviluppo – Schede programmatiche del 2000-2006”. Considerato che le linee esposte nel citato documento hanno formato oggetto di confronto con le amministrazioni centrali e regionali interessate, con gli enti locali, con le parti sociali con le associazioni imprenditoriali e con esperti nel corso di un seminario tenutosi a Catania nei giorni 2-4 dicembre 1998 e nel quale sono emerse prime linee programmatiche che possono essere ricondotte a 17 settori prioritari di intervento; Considerato che, in relazione ai contenuti dei documenti conclusivi redatti in quella sede, il suddetto Dipartimento per le politiche di sviluppo e di coesione ha predisposto un ulteriore documento datato 21 dicembre 1998, nel quale sono specificati i suddetti settori prioritari, nonche’ formulate indicazioni di carattere procedurale ed organizzativo e prevista una tempistica per le ulteriori fasi della trattazione; Ritenuto di condividere l’impostazione dei documenti menzionati, che mirano – tra l’altro – ad assicurare l’attivazione del partenariato istituzionale ed economicosociale previsto dalle richiamate proposte di regolamento comunitario, alfine di soddisfare sin dall’inizio i requisiti richiesti dall’Unione europea, e che sono altresi’ intesi a sollecitare la partecipazione dei privati al finanziamento ed alla gestione dei progetti di intervento, nonche’ ad individuare meccanismi premianti della qualita’ del processo di programmazione in relazione all’opzione di ripartire parte delle risorse finanziarie tra le regioni secondo criteri prestabiliti, che assicurino certezza di finanza, e parte secondo criteri di merito; Ritenuto in particolare di condividere lo schema organizzativo proposto nel documento datato 21 dicembre 1998, che prevede l’istituzione di un sistema di tavoli di programmazione a livello nazionale e di un sistema di tavoli regionali, tra l’altro considerando che l’articolazione delle amministrazioni per settori di intervento riflette l’esigenza di integrare, sin dall’avvio della programmazione, le linee di azione dei diversi fondi ed in particolare, per quanto concerne le modalita’ di impiego del Fondo sociale europeo, sconta la necessita’ di procedere non solo a qualificare l’attivita’ di formazione, ma anche ad attuare interventi in molteplici settori che assicurino le condizioni per il miglioramento dei livelli e della qualita’ dell’occupazione; Ritenuto di prevedere rapporti di stretto coordinamento tra gli organismi di cui sopra e le commissioni in cui si articola questo Comitato al fine di assicurare un raccordo organico tra le linee programmatiche per l’utilizzo dei fondi strutturali 2000-2006 e le linee programmatiche inerenti l’impiego delle risorse nazionali; Su proposta del Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica;

Delibera:

1. Sono approvate le linee programmatiche di cui al documento allegato alla presente delibera, della quale forma parte integrante.

2. Al fine di assicurare il rispetto delle scadenze stabilite dall’Unione europea per la presentazione dei documenti programmatori precisati in premessa, carattere cogente e’ attribuito al cronogramma di attivita’ definito nel documento di cui al punto precedente e che presenta le seguenti scansioni:

entro il 5 gennaio 1999 ogni “Amministrazione pilota” dei tavoli settoriali individuati nel prospetto allegato al citato documento identifica, per il rispettivo tavolo settoriale, un dipartimento o una direzione generale al cui titolare e’ affidata la responsabilita’ di redigere il rapporto interinale di cui appresso e che costituisce, unitamente alla rappresentanza della Conferenza unificata Statocitta’ e autonomie locali e Statoregioni ed agli altri rappresentanti delle amministrazioni di cui al punto 5 del documento allegato, il “Comitato nazionale per i fondi strutturali 2000-2006”;

entro il 20 gennaio 1999 le “amministrazioni pilota” avviano i lavori dei relativi tavoli;

entro il 15 marzo 1999 ognuna delle suddette “Amministrazioni pilota” sottopone al “Comitato nazionale per i fondi strutturali 2000-2006”, nella composizione precisata al citato punto 5 del documento allegato, un rapporto interinale relativo alle aree dell’obiettivo 1 secondo linee metodologiche che saranno proposte dal Dipartimento per le politiche di sviluppo e di coesione del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica entro il 15 gennaio precedente;

entro il 20 marzo 1999 il citato Comitato nazionale presenta a questo Comitato un documento di sintesi anche in vista dell’avvio della fase di confronto con i comitati regionali;

entro il 30 aprile 1999 il menzionato “Comitato nazionale per i fondi strutturali 2000-2006” riferisce a questo Comitato sugli indirizzi programmatici emersi per ogni asse, sulle ipotesi di allocazione delle risorse, sulle possibili attribuzioni dei compiti di gestione, sulle indicazioni per l’elaborazione del piano globale di sviluppo per le regioni dell’obiettivo 1 e sulle scelte metodologiche per la redazione degli altri documenti programmatori citati in premessa.